"La storia delle baby squillo nella Roma bene è lontana da quella del personaggio che interpreto perché la mia non è una ragazza dei Parioli. Si prostituisce perché ha un problema di smarrimento che a una certa età, soprattutto in adolescenza, può manifestarsi prendendo direzioni sbagliate".

A parlare è Benedetta Porcaroli interprete del thriller psicologico di Manfredi Lucibello intitolato Tutte le mie notti, presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella città.

Nel cast anche Barbora Bobulova e Alessio Boni, che insieme alla Porcaroli, saranno protagonisti di questa torbida storia che si svolge durante una notte in una cittadina di mare.

"Abbiamo seguito la struttura tipica del thriller proprio per suscitare interesse nello spettatore. Gran parte del film è costruito sui dialoghi ed è proprio questa la sua forza. Volevo raccontare questa storia in modo intimo e delicato e poi far venire fuori la vera anima di queste due donne", dice il regista che ha scritto la sceneggiatura del film a quattro mani insieme ad Andrea Paolo Massara.

Barbora Bobulova nel ruolo di una misteriosa donna che accoglie la baby prostituta nella sua casa, giovane ragazza che è fuggita dopo averi coinvolto nella sua attività un'amica che ne ha pesantemente subito le conseguenze, dice: "Avevo paura di fare questo film proprio perché ci sono tanti dialoghi. Il mio sogno sarebbe quello di fare un film muto! Queste due donne pian piano si conoscono, ma più che altro nel film a poco a poco tutti i personaggi imparano a conoscere bene loro stessi". Poi Boni aggiunge: "Sono rimasto colpito dalla sceneggiatura perché parla di tutti personaggi normalissimi e semplici. Tre persone che però dopo un evento tragico non sanno come comportarsi se andare o no dalla polizia, se denunciare o meno l'accaduto. Non sono tre criminali, ma non sanno prendere una decisione sul da farsi". 

E il regista: "Boni interpreta un bravo imprenditore, un padre di famiglia che a un certo punto si trova in una grande crisi e deve fare di tutto pur di salvare la sua azienda. E' lì che emerge il suo lato oscuro".

Infine Alessio Boni, che ultimamente si è distinto al cinema per aver spesso interpretato personaggi piuttosto tenebrosi come nel film La ragazza nella nebbia, conclude: "Mi attrae molto il lato nascosto dell'essere umano. Penso spesso a come uno si comporterebbe dopo aver vissuto dei drammi. La mostritudine può essere dentro di noi e non dobbiamo lasciarci spiaggiare, ma dobbiamo sempre tenere il timone".