Dalla Ferragni alle aspiranti modelle il passo è breve per Elisa Amoruso, che dopo aver presentato al Festival di Venezia il doc sulla famosa influencer (Chiara Ferragni: Unposted) arriva alla Festa di Roma, nella sezione Alice nella città, con un altro documentario su quattro donne della stessa famiglia (una madre con le sue tre figlie) che cercano in ogni modo di affermare loro stesse attraverso la bellezza.

S'intitola Bellissime, esattamente come il libro-inchiesta di Flavia Piccinni (che ha anche collaborato alla sceneggiatura) dal quale la regista ha preso spunto. "Ho letto il libro e mi è piaciuto moltissimo- racconta-. Non volevo fare un film sulle baby modelle, ma su quello che succede dopo e sul rapporto di questa madre con le figlie: sono state davvero generose nell'aprirsi con noi".

Bellissime
Bellissime
Bellissime
Bellissime

Protagoniste sono infatti queste tre giovani adolescenti che da anni inseguono il successo tra set fotografici, casting e sfilate, capitanate e accompagnate dall' "animale da palcoscenico" Mamma Cristina: una casalinga cinquantenne dal fisico mozzafiato vincitrice del titolo Miss Over, riservato alle donne che hanno superato i 39 anni, e con la non taciuta aspirazione di sostituire Tina Cipollari a Uomini e donne.

"Mi piace mettermi in gioco e non sono in difficoltà se vengono fuori le mie fragilità", dice Mamma Cristina. Poi intervengono le tre giovani. C'è Giovanna (oggi ventunenne) che quando era piccola la notorietà l'ha assaporata: fu il volto della pubblicità di Barbie della Mattel, la baby modella più pagata d'Italia. "Ero una bambina e non mi rendevo minimamente conto della fama", dice lei.

Ora è sempre bella, ma il fisico non la sostiene più ("troppo bassa": solo un metro e 67cm di altezza e le modelle sono tutte minimo 1,70). Francesca e Valentina, invece, cresciute all'ombra del mito della sorella Barbie Girl, perseverano nei provini, sperando ogni volta che sia quella buona. 

Anche se non si sono mai date arie ("Siamo state sempre ragazze tranquille", dicono) molte sono state le critiche che hanno ricevuto dalle persone che le circondavano. "C'era una forte invidia, sopra tutto da parte dei genitori delle bambine, quindi le ho sempre dovute proteggere, nonostante non sono una mamma chioccia", racconta Cristina.

Questo documentario, come quello sulla Ferragni, è un progetto che è stato proposto ad Elisa Amoruso su commissione. "Forse perché da documentarista avevo raccontato il corpo delle donne. In Fuoristrada parlavo di un uomo che voleva diventare una donna e la sua fisicità in quel racconto era molto importante. Poi ho fatto anche ritratti di altre donne in Strane Straniere. Questo film si avvicina a quello della Ferragni, ma è allo stesso tempo molto lontano perché le ragazze di Bellissime hanno avuto successo da bambine nel campo della moda solo per il loro aspetto fisico, mentre Chiara Ferragni è diventata famosa più per il suo modo di comunicare. Entrambi i film però riflettono sul fatto che l'apparenza è diventata qualcosa di sempre più importante, così come il narcisismo", racconta Elisa Amoruso.

Anche lei, come la Ferragni, dopo il doc sulla famosa influencer, che ha fatto al botteghino oltre mezzo milione di euro in un solo giorno, è stata travolta dal successo. "Non mi aspettavo un riscontro di pubblico così forte e partecipato. Stare sotto Tarantino al box office con un film evento di tre giorni è una cosa fuori dal comune. Ho capito la potenza del mondo che segue Chiara e di quanto le nuove generazioni siano alla ricerca di modelli di riferimento come lei in un'epoca di comunicazione che spesso non sappiamo padroneggiare", risponde. 

"Certo, mi hanno un po' ferito le critiche a Venezia, ma so che ci sono atteggiamenti di enorme pregiudizio e non comprensione del fenomeno", conclude Elisa Amoruso, che sta già girando il suo prossimo film: questa volta sarà un lungometraggio di finzione, un romanzo di formazione, con Micaela Ramazzotti, Giampaolo Morelli, Manon Bresch e Federico Ielapi (il Pinocchio di Garrone).

Prodotto da Fandango e Timvision, Bellissime uscirà nelle sale a metà novembre (16, 17, 18 novembre) distribuito da Fandango e poi andrà su Timvision.