Orso d’oro a Taxi di Jafar Panahi, Gran premio della giuria a El Club del cileno Pablo Larraìn. I verdetti della giuria presieduta da Darren Aronofsky confermano che la Berlinale è un festival molto politico: Panahi è un dissidente del regime iraniano, attualmente agli arresti domiciliari (a ritirare il premio per lui la famiglia del regista); El club è invece un duro atto d'accusa alla Chiesa cilena, ai suoi abusi e alle sue connessioni con il vecchio regime militare.

Gli Orsi d’argento per migliore attore e attrice sono andati a Tom Courtenay e Charlotte Rampling, coprotagonisti del film 45 Yearsdell’inglese, Andrew Haigh, mentre per la regia è ex-aequo tra il romeno Aferim! di Radu Jude e Body della polacca Malgorzata Szumowska. Il guatemalteco Ixcanul Volcano di Jayro Buscamante, sulla vita di una comunità Maya, vince invece l’Orso d’argento - Premio Alfred Bauer, che viene assegnato a opere nuove che "aprono nuove prospettive".

A mani vuote l'Italia, unicamente rappresentata in gara dalla nostra Laura Bispuri e la sua Vergine giurata.