Fantozzi: il restauro. No, non è un nuovo capitolo della leggendaria saga del ragioniere creato da Paolo Villaggio, ma il nuovo restauro del suo primo capitolo, quello firmato da Luciano Salce nel 1975.

La prima del restauro di Fantozzi, realizzato dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity+, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il sostegno di MiC, e con la consulenza di Daniele Ciprì, è in programma domani, mercoledì 23 giugno, alle ore 21.45, in Piazza Maggiore a Bologna, nell’ambito della rassegna promossa dalla Cineteca, Sotto le stelle del cinema.

Nato dai libri scritti qualche anno prima da Paolo Villaggio, il primo Fantozzi vide la luce nel 1975. Così lo raccontava Paolo Villaggio: “Luciano Salce ha capito esattamente il cast, indovinando più o meno tutti i personaggi che poi sono diventati corrispondenti esattamente alle mie intenzioni. Fantozzi non era una commedia, era un film un pochettino atipico, con una cattiveria, una ferocia nei riguardi dei disgraziati, che si è realizzata in pieno”.

Tra i tanti momenti che hanno costruito nei decenni la lunga filmografia fantozziana, questo primo film ha naturalmente una sua forza dirompente nel ritratto sordido del mondo impiegatizio, per non dire della società italiana tutta. Il nostro ragioniere fa la sua prima apparizione di spalle, come fosse l’epifania di un personaggio eroico: una incidentale martellata in testa ci offre immediatamente la misura di quella è sempre stata, è, e sempre sarà la sua “tragica” esistenza, fatta di partite di calcio tra impiegati scapoli e impiegati ammogliati, di grotteschi cenoni di Capodanno, di ribellioni irrefrenabili, tra una partita a biliardo contro l’Onorevole Cavaliere Conte Diego Catellani e una lettura di Marx… per tornare poi a essere l’impiegato di sempre.