La Hollywood dei tempi d’oro, come la conosciamo e amiamo, fu in buona parte un’invenzione europea. Per motivi economici o per sfuggire alle dittature, molti registi del vecchio continente emigrarono in California negli anni ’20 e ’30, finendo per espugnare gli studios e dar vita a una stagione creativa irripetibile: erano soprattutto austriaci e tedeschi, ma anche polacchi, ungheresi, francesi, inglesi, ucraini, moldavi… La rassegna DESTINAZIONE HOLLYWOOD – La rivoluzione dei registi europei, in programma dal 15 gennaio al 28 febbraio a Palazzo delle Esposizioni di Roma, rende omaggio a questa schiera di autori entrati di diritto nella storia del cinema: da Lubitsch a Lang, da Wilder a Siodmak, da Ophuls a Hitchcock, da Murnau a Zinnemann, solo per citarne alcuni.

Nell’arco di 36 titoli, presentati rigorosamente in pellicola 35mm e a ingresso libero, il programma vuole alternare e mettere a confronto film europei e americani di epoche diverse, spaziando da commedie epocali come Quando la moglie è in vacanza agli straordinari noir di Robert Siodmak e Otto Preminger, dai melò di Ophuls e Litvak a western come Mezzogiorno di fuoco, senza dimenticare alcune pietre miliari del muto, come il raro Destino di Fritz Lang. L’inaugurazione di venerdì 15 gennaio spetta ad Arianna di Billy Wilder, seguito sabato 16 da Ninotchka di Ernst Lubitsch: due commedie irresistibili, entrambe ambientate a Parigi e interpretate da due star europee, la britannica Audrey Hepburn e la svedese Greta Garbo, anche loro emblemi di quell’atmosfera cosmopolita che trasformò Hollywood in un’eccezionale fabbrica dei sogni per il pubblico di tutto il mondo.

PROGRAMMA COMPLETO

15 gennaio, ore 21.00

ARIANNA

(Love in the Afternoon, 130’, Usa 1957, v.o. sott it.)

di Billy Wilder, con Audrey Hepburn, Gary Cooper, Maurice Chevalier

Arianna è un’ingenua parigina che per caso salva la vita a un milionario americano, finendo per innamorarsene. Ma conquistare il cuore dell’uomo, donnaiolo impenitente, sarà una vera sfida. Commedia capolavoro di Wilder, è un tripudio di divertimento e romanticismo a cui è impossibile resistere.

16 gennaio, ore 21.00

NINOTCHKA

(Ninotchka, 110’, Usa 1939, v.o. sott it.)

di Ernst Lubitsch, con Greta Garbo, Melvyn Douglas

L'integerrima Ninotchka è inviata a Parigi dal governo sovietico per vendere dei gioielli confiscati. Ma come i colleghi prima di lei, finirà per cedere alla dolce vita francese e all'amore. Lanciata con lo slogan “La Garbo ride!”, questa commedia di rara perfezione è una delle vette dell'arte di Lubitsch.

17 gennaio, ore 21.00

AMORE E MISTERO

(Secret Agent, 83’, Gb 1936, v.o. sott it.)

di Alfred Hitchcock, con John Gielgud, Madeleine Carroll, Peter Lorre

Durante la Grande Guerra uno scrittore viene dato per morto, ma in realtà è stato arruolato dai servizi segreti per uccidere una spia nemica. Gioiello del periodo inglese di Hitchcock, il film mescola suspense e ironia con una sapienza che sarebbe presto diventata il marchio di fabbrica del regista.

19 gennaio, ore 21.00

MAYERLING

(Mayerling, 96’, Francia 1936, versione italiana)

di Anatole Litvak, con Charles Boyer, Danielle Darrieux

L’Arciduca Rodolfo, erede designato al trono d’Austria, è avversato a corte per le sue idee libertarie. Quando si innamora di una ragazza di umili origini la situazione finisce per precipitare. Ispirato a un controverso evento storico, questo melò travolgente fu il passaporto di Litvak per Hollywood.

20 gennaio, ore 21.00

UOMINI – IL MIO CORPO TI APPARTIENE

(The Men, 85’, Usa 1950, versione italiana)

di Fred Zinnemann, con Marlon Brando, Teresa Wright, Everett Sloane

Un soldato tornato paraplegico dalla Seconda Guerra Mondiale cerca di riconquistare una vita normale, con l’aiuto della fidanzata e di un medico illuminato. Girato in un vero ospedale, è un film di sensazionale coraggio e realismo, che segnò l’esordio di un giovane e già grandissimo Marlon Brando.

21 gennaio, ore 21.00

THE FRONT PAGE

(The Front Page, 101’, Usa 1931, v.o. sott it.)

di Lewis Milestone, con  Adolphe Menjou, Pat O'Brien, Mary Brian

Prima delle numerose trasposizioni della commedia di Ben Hecht e Charles MacArthur, narra le vicende rocambolesche di un direttore di giornale, di un cronista e di un condannato a morte riuscito a evadere. Reduce da ben due Oscar, il moldavo Milestone firma un'altra abbagliante lezione di ritmo e stile.

22 gennaio, ore 21.00

FAUST

(Faust - Eine deutsche Volkssage, 107’, Germania 1926, didasc. tedesche e ital., 20fps)

di Friedrich W. Murnau, con Emil Jannings, Gösta Ekman, Camilla Horn

Al suo ultimo film tedesco, Murnau racconta la vicenda di Faust e Mefistofele contaminando il capolavoro di Goethe con la leggenda popolare e la tragedia di Marlowe. Il risultato è una pietra miliare del muto, un'opera visionaria che lascia a bocca aperta per la ricchezza di invenzioni visive e narrative.

23 gennaio, ore 21.00

IL GRANDE CALDO

(The Big Heat, 90’, USA 1953, versione italiana)

di Fritz Lang, con Glenn Ford, Gloria Grahame, Lee Marvin

Il sergente Bannion indaga sulla morte di un amico, che scopre affiliato alla mala. Quando sua moglie muore in un attentato contro di lui, lo scontro diventa feroce. Uno dei più grandi noir di sempre, in cui Lang cancella i confini tra bene e male nella figura di un poliziotto vendicatore che ha fatto scuola.

24 gennaio, ore 21.00

IL QUARTIERE DEI LILLÀ

(Porte des Lilas, 95', Francia/Italia 1957, versione italiana)

di René Clair, con Pierre Brasseur, Georges Brassens, Henry Vidal

Tornato in Francia dopo l'esilio hollywoodiano, Clair gioca la carta di un melodramma a tinte forti, con al centro un triangolo amoroso tra gangster senza scrupoli, giovani sprovvedute e innamorati delusi. Come molti film del regista, un omaggio a Parigi e ai suoi abitanti, tra commozione e ironia.

27 gennaio, ore 21.00

VENERE BIONDA

(Blonde Venus, 93’, Usa 1932, v.o. sott it.)

di Josef von Sternberg, con Marlene Dietrich, Cary Grant, Herbert Marshall

Una cantante tedesca sposa uno scienziato americano, ma quando lui si ammala è costretta a tornare in scena, finendo per innamorarsi di un giovane playboy. Quarto film americano della coppia Sternberg-Dietrich, contiene uno dei numeri musicali più clamorosi di Marlene, che si esibisce travestita da gorilla.

28 gennaio, ore 21.00

FEMMINE FOLLI

(Foolish Wives, 93’, Usa 1922, didasc. italiane, 20 fps)

di Erich von Stroheim, con Erich von Stroheim, Maude George, Mae Busch

Un sedicente conte russo affitta una villa a Montecarlo e stringe amicizia con un diplomatico americano. Ne sedurrà la moglie, dando il via a una terribile spirale di violenza. Uno dei grandi film maledetti di Hollywood, i cui eccessi produttivi e il crudele realismo trasformarono Stroheim in una leggenda.

29 gennaio, ore 21.00

MANCIA COMPETENTE

(Trouble in Paradise, 83’, Usa 1932, v.o. sott it.)

di Ernst Lubitsch, con Miriam Hopkins, Kay Francis, Herbert Marshall

Gaston e Lily, due ladri innamorati, riescono a farsi assumere dalla ricca Madame Colet con l'intenzione di derubarla. Ma quando Gaston inizia a flirtare con la donna il piano va a rotoli. “Per quanto riguarda il puro stile – disse Lubitsch del film – credo di non aver mai fatto meglio”. Inarrivabile.

30 gennaio, ore 21.00

NODO ALLA GOLA

(Rope, 80’, Usa 1948, versione italiana)

di Alfred Hitchcock, con John Dall, Farley Granger, James Stewart

Inseguendo l'idea del delitto come gesto estetico, due ricchi studenti uccidono un amico, nascondono il cadavere in una cassapanca e danno un party in casa. Sarà il loro stesso professore a smascherarli. Girato in soli 10 piani sequenza, è uno degli esempi più folgoranti del genio registico di Hitchcock.

31 gennaio, ore 21.00

TESTIMONE D'ACCUSA

(Witness for the Prosecution, 116’, Usa 1957, v.o. sott it.)

di Billy Wilder, con Tyrone Power, Marlene Dietrich, Charles Laughton

Leonard Vole è accusato dell'omicidio di una ricca vedova ma la moglie rifiuta di testimoniare in sua difesa. Leonard si rivolge allora a un celebre avvocato, le cui intuizioni sembreranno poter scagionarlo. Tratto da una pièce di Agatha Christie, è un legal thriller ante litteram con un cast strepitoso.

2 febbraio, ore 21.00

L’ESPERIMENTO DEL DOTTOR K.

(The Fly, 116’, Usa 1958, v.o. sott it.)

di Kurt Neumann, con Vincent Price, Herbert Marshall

Durante un esperimento rivoluzionario di teletrasporto, uno scienziato rimane contaminato da una mosca, trasformandosi in un mostro. Conosciuto soprattutto per il remake di Cronenberg, è un classico dell’horror fantascientifico degli anni ’50, ricco di colpi di scena e di ingegnosi effetti speciali.

3 febbraio, ore 21.00

LA VEDOVA ALLEGRA

(The Merry Widow, 99’, Usa 1934, v.o. sott it.)

di Ernst Lubitsch, con Maurice Chevalier, Jeanette MacDonald, Edward Everett Horton

Il governo di uno staterello europeo teme che una giovane e ricca vedova si risposi, portando il suo denaro all’estero. Manderà in missione un ufficiale per sedurla, ma dopo gli equivoci trionferà l’amore. Alle prese con l’operetta di Lehár, il tocco di Lubitsch conferma la sua fama e la sua ineguagliabile magia.

4 febbraio, ore 21.00

I GIOIELLI DI MADAME DE…

(Madame de..., 100’, Francia 1953, versione italiana)

di Max Ophuls, con Danielle Darrieux, Charles Boyer, Vittorio De Sica

Un paio di orecchini, venduti da una dama dell'alta società, finiscono per tornare nelle sue mani dopo essere passati casualmente per quelle del marito e dell'amante. Ma il girotondo avrà tragiche conseguenze. Disincantato e seducente, il cinema di Ophuls trova qui una delle sue sintesi più riuscite.

5 febbraio, ore 21.00

PER LE VIE DI PARIGI

(Quatorze juillet, 97’, Francia 1932, v.o. sott it.)

di René Clair, con Georges Rigaud, Annabella, Pola Illery

In un quartiere operaio di Parigi due giovani innamorati si lasciano per una piccola incomprensione. Prenderanno strade diverse per ritrovarsi infine durante i festeggiamenti del 14 luglio. Film icona del cinema francese degli anni trenta e esempio perfetto della grazia e della poesia del primo Clair.

6 febbraio, ore 21.00

L’ANGELO AZZURRO

(Der Blaue Engel, 104’, Germania 1930, v.o. sott it.)

di Josef von Sternberg, con Marlene Dietrich, Emil Jannings, Hans Albers

Un maturo insegnante s’invaghisce della cantante Lola-Lola e dopo averla sposata la segue in tournée, sopportando ogni umiliazione per amore. Film chiave della storia del cinema tedesco (bandito dai nazisti pochi anni dopo), trasformò Marlene in un mito e inaugurò il sodalizio hollywoodiano con Sternberg.

7 febbraio, ore 21.00

GENTE DI DOMENICA

(Menschen am Sonntag, 85’, Germania 1930, didasc. tedesche e italiane, 20 fps)

di  Robert Siodmak, Curt Siodmak, Edgar Ulmer, Fred Zinnemann

Le storie di cinque berlinesi, pescati a caso nella folla, si intrecciano nell’arco di un week-end. Film di culto, ideato in un caffè da un dream team di autori al debutto, decisi a rompere gli schemi e destinati a un luminoso avvenire: i fratelli Siodmak, Ulmer, Zinnemann e Billy Wilder alla sceneggiatura.

10 febbraio, ore 21.00

MEZZOGIORNO DI FUOCO

(High Noon, 85’, Usa 1952, versione italiana)

di Fred Zinnemann, con Gary Cooper, Grace Kelly, Thomas Mitchell

Appena sposato, uno sceriffo lascia il suo incarico, ma riprende la stella per affrontare quattro banditi con cui ha un conto in sospeso, mentre tutta la città gli volta le spalle. Un western atipico, spesso interpretato in chiave anti-maccartista, ma divenuto presto una leggenda del genere. Quattro premi Oscar.

11 febbraio, ore 21.00

ORE DISPERATE

(The Desperate Hours, 110’, Usa 1955, versione italiana)

di William Wyler, con Humphrey Bogart, Fredric March

Tre evasi dal carcere prendono una famiglia in ostaggio nell'attesa di ricevere il denaro per fuggire all'estero. Ma la tensione nella casa sarà presto insostenibile. Thriller claustrofobico e appassionante, con un grande gioco d’attori in cui primeggia la sfida tra March e un insolitamente cattivo Bogart.

12 febbraio, ore 21.00

DESTINO

(Der müde Tod, 100’, Germania 1921, didasc. tedesche e italiane, 18 fps)

di Fritz Lang, con Lil Dagover, Walter Jansen, Bernhard Goetzke

Per far tornare in vita il fidanzato, una ragazza fa un patto con la Morte: deve cercare di salvare la vita a un altro essere umano e per farlo sarà inviata in tre epoche e luoghi diversi. Una favola gotica che ancora emoziona e stupisce, forte di una qualità visiva eccelsa e in grande anticipo sui tempi.

13 febbraio, ore 21.00

VERTIGINE

(Laura, 85’, USA 1944, versione italiana)

di Otto Preminger, con Gene Tierney, Vincent Price, Dana Andrews

Laura Hunt viene trovata uccisa e sfigurata nel suo appartamento. Il poliziotto che indaga sul caso ne diventa ossessionato, finché un giorno la donna ricompare. Raffinato, decadente, perverso, una pietra miliare del genere, dominato dalla bellezza quasi ultraterrena di Gene Tierney.

14 febbraio, ore 21.00

PRIMA PAGINA

(The Front Page, 105’, USA 1974, versione italiana)

di Billy Wilder, con Jack Lemmon, Walter Matthau, Vincent Gardenia

Un reporter ha deciso di sposarsi e lasciare la professione, ma il direttore del suo giornale fa di tutto per trattenerlo su un caso eclatante, scatenando una sarabanda di equivoci. Terza versione della celebre commedia, è una macchina inarrestabile di risate, con la coppia Lemmon-Matthau al suo meglio.

16 febbraio, ore 21.00

LA MONETA INSANGUINATA

(The Brasher Doubloon, 72’, USA 1947, versione italiana)

di John Brahm, con George Montgomery, Nancy Guild, Conrad Janis

Dopo che una vedova è stata derubata di un doblone d'oro di grande valore, l'investigatore Philip Marlowe scopre che molti di quelli che hanno avuto a che fare con la moneta sono stati uccisi. Tratto da Raymond Chandler, è uno dei noir di Marlowe meno conosciuti, firmato da uno specialista del genere.

17 febbraio, ore 21.00

LETTERA DA UNA SCONOSCIUTA

(Letter from an Unknown Woman, 86’, Usa 1948, v.o. sott. it.)

di Max Ophuls, con Joan Fontaine, Louis Jourdan, Marcel Journet

Costretto a fuggire per evitare un duello, il pianista Stefan Brand riceve una lettera da una donna che non conosce e che gli racconta l’amore che lo lega a lui da anni, sublimato fino alla rinuncia. Un melodramma perfetto, in equilibrio mirabile tra messinscena visionaria e verità dei sentimenti.

18 febbraio, ore 21.00

IL SEGRETO ARDENTE

(Brennendes Geheimnis, 90’, Germania 1932, versione italiana)

di Robert Siodmak, con Willi Forst, Hilde Wagener, Alfred Abel

In vacanza in Svizzera, un barone austriaco fa amicizia con il piccolo Edgar per corteggiarne la madre. Quando scoprirà di essere stato usato, il ragazzo reagirà con violenza. Dal racconto di Zweig un melò di grande finezza psicologica, l’ultimo girato da Siodmak in Germania prima della fuga dal nazismo.

19 febbraio, ore 21.00

LA BAMBOLA DI CARNE

(Die Puppe, 60’, Germania 1919, didasc. tedesche e italiane, 18fps)

di Ernst Lubitsch, con Ossi Oswalda, Victor Janson, Jakob Tiedtke

Costretto a sposarsi dallo zio, un giovane decide di simulare le nozze con una bambola meccanica. Ma l’artigiano che deve fabbricarla gli mette a fianco sua figlia, puntando alla ricca dote. Un giovane Lubitsch capovolge in commedia i temi dell’Espressionismo, firmando il suo primo capolavoro del periodo tedesco.

20 febbraio, ore 21.00

QUANDO LA MOGLIE È IN VACANZA

(The Seven Year Itch, 105’, USA 1955, versione italiana)

di Billy Wilder, con Marilyn Monroe, Tom Ewell

Mentre moglie e figlio sono in vacanza, un impiegato conosce l’irresistibile vicina del piano di sopra. Riuscirà a vincere i rimorsi per gettarsi nell’avventura di una notte? Indagine esilarante sulla psicologia del maschio medio, con una scena, quella di Marilyn con la gonna alzata per strada, entrata nel mito.

21 febbraio, ore 21.00

QUANDO LA CITTÀ DORME

(While the City Sleeps, 100’, USA 1956, versione italiana)

di Fritz Lang, con Dana Andrews, Ida Lupino, George Sanders

Il proprietario di un giornale promette il posto di direttore al giornalista che saprà trovare il colpevole di un omicidio, scatenando una competizione feroce. In uno dei suoi film più pessimisti, Lang mette sotto accusa l’arrivismo della società americana, con quello stile che Truffaut definì giustamente “inesorabile”.

24 febbraio, ore 21.00

NOSTRO PANE QUOTIDIANO

(City Girl, 89’, Usa 1930, didasc. inglesi e italiane, 24fps)

di Friedrich W. Murnau, con Charles Farrell, Mary Duncan

Contadino in trasferta a Chicago, Lem incontra una cameriera, Kate: tra i due nasce l’amore, ma quando si trasferiscono nella fattoria di Lem la ragazza dovrà fare i conti con un ambiente ostile e violento. Murnau torna sul tema del conflitto tra campagna e città con una sinfonia per immagini di rara potenza.

25 febbraio, ore 21.00

SONO UN DISERTORE

(This Above All, 110’, Usa 1942, v.o. sott. it.)

di Anatole Litvak, con Joan Fontaine, Tyrone Power, Thomas Mitchell

Durante la guerra un’ausiliaria si innamora di un soldato che, stanco di tanti orrori, non vuole più tornare a combattere. Arrestato, avrà modo di dimostrare il suo valore. Dramma bellico tipico dell’epoca, che Litvak riesce a sollevare dalle banalità della propaganda per farne un melò di grande fascino.

26 febbraio, ore 21.00

AVVENNE DOMANI

(It Happened Tomorrow, 85', Usa 1944, versione italiana)

di René Clair, con Dick Powell, Linda Darnell, Jack Oakie

Larry è un giornalista alla continua ricerca di scoop e una sera un collega (che scoprirà defunto) gli offre una copia molto speciale del giornale: quella del giorno dopo. Clair adatta agilmente i suoi temi e il suo stile all’industria hollywoodiana, confezionando una commedia impeccabile e più volte imitata.

27 febbraio, ore 21.00

LA SCALA A CHIOCCIOLA

(The Spiral Staircase, 83', Usa 1945, versione italiana)

di Robert Siodmak, con Dorothy McGuire, George Brent, Ethel Barrymore

In una cittadina del New England uno psicopatico uccide giovani donne con un handicap fisico. La prossima preda sarà una ragazza muta che fa la governante in una villa. Un archetipo del cinema nero, ricco di suspense e simbolismi, in cui Siodmak rielabora al meglio le atmosfere dell’Espressionismo tedesco.

28 febbraio, ore 21.00

UNO, DUE, TRE!

(One, Two, Three, 115’, Usa 1961, v.o. sott it.)

di Billy Wilder, James Cagney, Horst Buchholz, Pamela Tiffin

A Berlino, un dirigente della Coca-Cola si ritrova a risolvere una grana: la figlia del suo capo, il cui arrivo è incipiente, ha sposato un comunista del blocco orientale. Nell’anno della costruzione del Muro, un capolavoro di velocità, cattiveria e divertimento che non risparmia nessuno, né a Ovest né a Est.