"Ho sospeso la mia vita per due anni, è diventata una specie di ossessione quella ci provare a carpire tutto il possibile su di lui. Come la sua voce, i suoi movimenti siano cambiati nel corso degli anni. Soprattutto ho cercato di trovare la sua umanità".

Austin Butler è uno straordinario Elvis nell'omonimo film diretto da Baz Luhrmann, fuori competizione al 75mo Festival di Cannes e dal 22 giugno nelle sale di tutto il mondo.

Elvis
Elvis
Elvis
Elvis

L'attore - serio candidato sin da ora alla prossima stagione dei premi - ha inoltre spiegato come fosse fondamentale spogliare la maschera dall'icona che è diventata, per trovare la sua reale natura.

Il coprotagonista del film è Tom Hanks, nei panni del colonnello Tom Parker, l'impresario di Elvis passato poi alle cronache per aver truffato il cantante su buona parte dei diritti d'autore: "Però ho trovato anche una particolare umanità in questo personaggio" - dice l'attore: "Certo era un truffatore da quattro soldi che ci sapeva fare con i soldi, ma riusciva a portare gioia in ogni cosa che faceva".

Figura senza la quale, va ricordato, il fenomeno di Elvis magari non sarebbe neanche mai esistito: "Si creò una specie di relazione simbiotica tra i due", dice ancora Tom Hanks, sulla scena appesantito da chili di trucco protesico.

Per quanto riguarda invece le reazioni suscitate dal film - che ha diviso la critica internazionale qui sulla Croisette - il regista Baz Luhrmann taglia corto: "La recensione più bella che potevo ricevere l'ho già ricevuta da Priscilla Presley (la moglie di Elvis, ndr). Dopo aver visto il film ha detto 'se mio marito fosse stato qui avrebbe esclamato Incredibile, sei me!, riferendosi alla perfomance di Austin Butler".