Da una limousine scende Christian De Sica, accanto a lui non la procace Sabrina Ferilli, ma un'anziana signora sulla sedia a rotelle. Un anno dopo, non sono cambiate solo le location del cinepanettone prodotto da Aurelio e Luigi De Laurentiis, ma anche fortuna e situazione del suo protagonista: da padre 'amorevole' De Sica è diventato un gigolo che si fa mantenere da ricche signore più vecchie di lui. Siamo a Los Angeles, sul set di Natale a Beverly Hills, diretto ancora da Neri Parenti, per un budget tra i 10 e 12 milioni di euro, in uscita il 18 dicembre 2009 in oltre 800 copie. Il film, che ripete la formula vincente dei due episodi, nella prima parte è interpretato oltre che dall'inossidabile De Sica, dai rodati Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Paolo Conticini, e dai giovanissimi Emanuele Propizio e Michela Quattrociocche, con due cammei di Rossano Rubicondi e Jo Champa. Nel secondo ritroviamo Michelle Hunziker, affiancata dalla coppia Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi. “Cerchiamo di puntare ogni volta più in alto - dice Luigi De Laurentiis -, e il posto in cui ambientare il film è molto importante: crea aspettativa. Beverly Hills è da sempre nella top ten dell'immaginario del pubblico italiano”.
Il cinepanettone targato Filmauro è diventato un appuntamento imperdibile per oltre 5 milioni e mezzo di spettatori. Una vera e propria tradizione che, in 25 anni, ha totalizzato al botteghino oltre 450 milioni di euro entrando nel Guinness World Records come serie più lunga della storia del cinema. "Credo che il segreto - continua Luigi De Laurentiis - sia l'onestà e la passione con cui io e mio padre facciamo questo lavoro. Che nel corso degli anni ci ha premiato, sia nel rapporto con Neri Parenti e gli attori, sia con il pubblico che ci ha seguito assiduamente. Se devo fare un paragone, quando parlo con gli americani, dico che il nostro film è il James Bond della commedia italiana”.
Siamo alla quinta settimana di lavorazione e De Sica dorme su una panchina. “Dalle stelle alle stalle: Carlo abituato a macchine lussuose e agi di ogni tipo si ritrova sulla strada, a dormire come un barbone e il peggio deve ancora arrivare”, racconta De Sica, mentre centinaia di turisti italiani, che per caso si trovano a passare su Rodeo Drive, urlano e fanno tifo da stadio. “Da vero mascalzone - aggiunge Neri Parenti - ha abbandonato 16 anni fa Cristina, cioè Sabrina Ferilli, incinta di 7 mesi e la rincontra per caso a Los Angeles, all'aeroporto. Nel frattempo Cristina ha trovato un uomo perbene, un aristocratico, il marchese Aliprando, interpretato da Massimo Ghini, che si è preso cura di lei e del bambino, e quando vede Carlo ha quasi un infarto". "Altro che colpo - continua la Ferilli -, sono talmente arrabbiata e terrorizzata che lo prendo subito a calci, cosa che farà anche Jo Champa alla fine dell'episodio”. Cristina non perde tempo e affronta subito Carlo svelandogli che il figlio Lele (Emanuele Propizio) ora ha un patrigno, Aliprando appunto. “Sono una persona generosa, non solo nobile di discendenza, soprattutto di animo”, spiega Ghini. "Io un po' meno – dice la Ferilli – a Lele ho detto che il padre naturale è morto, perciò ordino a Carlo di sparire per sempre dalla nostra vita". "E a lui - aggiunge De Sica - non gli pare vero. Ma ancora non sa che la sua compagna ottantenne ha deciso di lasciarlo per Rossano Rubicondi! Il mio personaggio mi piace moltissimo e grazie a Neri riesco a esprimermi al meglio, perché ha un grande senso dell'umorismo, qualità ormai difficile da trovare in un regista". Nel frattempo che cosa succede a Carlo? "Bloccato negli Stati Uniti e senza un soldo in tasca - riprende Neri Parenti - chiede aiuto proprio a Cristina e, spacciandosi per il fratello missionario laico in Angola, riesce a farsi ospitare per qualche giorno".
Non e' finita qua, Lele s'invaghisce di Susanna (Michela Quattrociocche), la bella figlia di Claudio (Paolo Conticini), il proprietario dell'albergo Beverly Hilton. Tra inseguimenti vari ed equivoci a non finire salta fuori anche Fiamma (Jo Champa) che ha avuto un ruolo cruciale nella vita di Carlo. "Christian, Massimo, Sabrina sono gli italiani di oggi – conclude Parenti -. Un po' bugiardi, caciaroni, goderecci. L'unica differenza è che sono ancora molto ricchi".