"E' una storia d'amore: la leggenda di una sfortunata coppia d'amanti che si separano per poi riconciliarsi", così il regista Antonio Di Trapani racconta la sua opera prima, Tarda estate, diretta insieme a Marco De Angelis.
Presentato al 67esimo Festival di Venezia nella sezione Controcampo italiano, Tarda estate è stato girato in Giappone, in meno di due settimane, tra Tokyo e Kyoto: "Ci affascinava la tradizione poetica, letteraria ed estetica del mondo orientale, così essenziale", spiega Marco De Angelis.La realizzazione del film ha visto l'incontro di più forze produttive: l'esperienza di cinema indipendente de La Fabbrichetta e Gianluca Arcopinto e il Dipartimento Comunicazione e Spettacolo di Roma Tre, che ha messo a disposizione l'utilizzo delle attrezzature di ripresa ed editing."Non abbiamo ancora una distribuzione - dice il produttore Gianluca Arcopinto - talvolta però un film di nicchia, che è costato solo 25000 euro, diventa un piccolo caso. L'idea è quella di farlo vivere il più possibile nei vari festival e d'inventarci una strada autarchica che tiene conto della rete".