La Consulta per lo spettacolo ha approvato questa mattina la nuova ripartizione del FUS per l'anno 2015 presentata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

"In una stagione di spending review - ha sottolineato Franceschini  presentando i nuovi dati - cinema e spettacolo dal vivo avranno più risorse del 2014 e questo è stato possibile anche grazie ai tagli alle spese generali e di funzionamento del ministero. Per la prima volta - ha sottolineato il ministro - con la nuova ripartizione si valorizzano fortemente i giovani talenti under 35 con uno stanziamento di 8 milioni di euro nei settori della musica, del teatro, della danza e del cinema e si investe fortemente nella promozione all'estero sostenendo le produzioni italiane”.

Franceschini: "Per la prima volta si valorizzano i giovani under 35"

 

Lo stanziamento complessivo del FUS per il 2015 presentato questa mattina da Franceschini è lo stesso del 2014 ed è pari a 406.229.000 euro, così ripartito:

- Fondazioni lirico sinfoniche: 181.990.592 euro;

- Attività musicali: 56.872.060 euro;

- Attività teatrali: 67.027.785 euro;

- Attività di danza: 11.374.412 euro;

- Residenze e Under 35: 2.000.000 euro;

- Progetti multidisciplinari, Progetti speciali, Azioni di Sistema: 4.621.532,70 euro;

- Attività circensi e spettacolo viaggiante: 4.468.519 euro;

- Attività cinematografiche: 77.183.510 euro (a cui si aggiungono 23.473.546 euro non utilizzati nel 2014 per le agevolazioni fiscali).

"La tenuta del FUS - ha aggiunto Franceschini nel suo intervento - conferma il forte impegno del Governo per la cultura e per lo spettacolo e si aggiunge alle misure già approvate per questi settori a partire dalla legge Art Bonus. Un impegno che proseguirà nei prossimi mesi anche in vista del collegato alla legge di stabilità dedicato a cinema e spettacolo a cui il ministero sta già lavorando. La nuova ripartizione del Fus - conclude Franceschini - arricchisce oggi l’azione del governo e avvia un processo di redistribuzione verso quei settori dello spettacolo storicamente più penalizzati”.


AGIS: "Soddisfazione per la tenuta"

Soddisfazione per la tenuta del Fondo unico per lo spettacolo (FUS), nonostante le difficoltà di bilancio dello Stato, è stata espressa dall’Agis in occasione della riunione della Consulta dello Spettacolo svoltasi oggi a Roma, presso il MiBACT.

Nel prendere atto di uno stanziamento per il FUS 2015 pari a 406.229.000 euro, l’Agis, tramite il suo rappresentante in Consulta, Fiorenzo Grassi, ha inoltre espresso apprezzamento per l’annunciata presentazione da parte del Governo, con l’azione del Ministro Franceschini, di un provvedimento sullo spettacolo collegato alla Finanziaria 2015, nella cui prospettiva è stato chiesto al MiBACT di interpellare e coinvolgere le organizzazioni professionali dello spettacolo per indicazioni e proposte.

Il rappresentante dell’Agis ha rilevato che, nell’anno trascorso, in sede parlamentare sono stati già presentati numerosi emendamenti per sostenere e facilitare l’attività delle imprese dello spettacolo dal vivo.

Le riforme preannunciate, e quella in atto per il sistema dello spettacolo dal vivo, necessitano di un più ampio contesto propositivo di principi che l’Agis sta elaborando per presentarlo all’attenzione del ministro Franceschini nel corso di un incontro che è stato richiesto ufficialmente in quest’occasione.

Al Ministro è stato inoltre richiesto di valutare l’opportunità di un intervento urgente in sede di attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione perché gli organi direttivi delle Istituzioni culturali dello Spettacolo possano continuare ad operare nelle forme e nella modalità dovuta avvalendosi di donne ed uomini in quiescenza che recano un prezioso e qualificato contributo professionale per il miglior assolvimento della funzione culturale e sociale di tali Istituzioni.

Nel corso della riunione l’Agis ha manifestato solidarietà a quei settori dello spettacolo che hanno registrato un decremento sulla quota FUS 2015, come le fondazioni lirico sinfoniche, le attività circensi e di spettacolo viaggiante.

Infine per l’Agis è significativo che sia stata data concreta attuazione alla riforma dello spettacolo dal vivo, avviata con il decreto ministeriale del luglio 2014, con la specifica destinazione di risorse a nuove voci come residenze, under 35, progetti multidisciplinari, progetti speciali e azioni di sistema.