La Storia ritrovata, e quella rivelata, nella quotidianità filmata da sguardi privati ma non per questo inconsapevoli; il paesaggio italiano impresso sulle pellicole amatoriali degli anni Cinquanta e Sessanta, filmato dai finestrini delle automobili, mito di progresso quanto la locomotiva gucciniana. Il cinema sperimentale e d’artista, che trova un’occasione unica di riscoperta, con proiezioni in pellicola di opere mai viste dopo la loro creazione. Il fascino dell’analogico e della fantasia, con i Cinebox che proiettano gli antenati dei videoclip, video-juke-box rimessi in funzione in una rincorsa allo stupore di ciò che fu, e di quanto viene ritrovato

Compie dieci anni Archivio Aperto, la manifestazione che apre a Bologna le porte di Home Movies – Archivio Nazionale del film di Famiglia, officina di sperimentatori del formato ridotto, storici e amanti fedeli della pellicola che dal 2002 raccoglie, cura, cataloga, valorizza quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che sono i film privati -9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super 8 - custodi di un inconsapevole quanto prezioso valore documentaristico e storico.

“Qualcuno ha detto che Home Movies è la discarica della Storia: è vero ed è un complimento – dice Paolo Simoni, Presidente di Home Movies e Direttore Artistico di Archivio Aperto fin dalla sua nascita. - Ciò che un’epoca getta via - perché obsoleto e non serve più - diventa oro nell’epoca successiva, come ci hanno insegnato gli storici e gli archeologi. Qualcun altro ha sostenuto che Home Movies è, invece, la ricarica della Storia ed è parimenti vero, perché in questi dieci anni abbiamo imparato che sovente l’archivio mette in moto le emozioni, i pensieri e le azioni di noi contemporanei”.

Nutrito come sempre il calendario degli appuntamenti, che tra proiezioni, eventi, sonorizzazioni, convegni, performance e visite guidate all'archivio aprirà il 27 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivoper concludersi il 2 dicembre: a seguire una carrellata degli eventi, raggruppabili in alcuni filoni tematici emergenti.

Sulla strada

Filmare dal finestrino dell’automobile: una tentazione irresistibile per molti cineamatori. Archivio Aperto 2017 rende omaggio a quello che è un vero e proprio topos cinematografico, fin dalle origini del cinema in formato ridotto: la manifestazione inaugura venerdì 27 ottobre alle 21 con The View from the Road(Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20): dalle immagini del 1949 girate all’interno di uno stabilimento FIAT, dove le automobili sono lanciate verso un futuro di magnifiche sorti e progressive, a due film girati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in direzioni diametralmente opposte, in viaggio verso il Nord e verso il Sud, i cui paesaggi cambiano forma dall’idillio alla progressiva decadenza dell’industrializzazione. Le immagini saranno sonorizzate dal vivo da Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò e Giuseppe Cordaro. Con perfetta circolarità Archivio Aperto chiude sabato 2 dicembre con Paesaggi in movimento (ore 16, Sala Conferenze, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Via Don Minzoni, 14), con proiezioni di materiali d’archivio sul tema ed una riflessione sull’immagine storica del Paese che emerge dalle immagini, e la sua incidenza sul panorama contemporaneo.

Anche la proiezione di mercoledì 29 novembre (ore 20, Cinema Lumière, via Azzo Gardino, 65) è un omaggio alla macchina: si tratta del film I’m in love with my car di Michele Mellara e Alessandro Rossi (2017), una riflessione sul modo in cui l’automobile ha segnato la stessa esistenza dell’uomo e di come il modello sociale fondato sull’autovettura viva oggi un momento di crisi. Da segnalare nell’ambito del tema paesaggio urbano anche la proiezione, mercoledì 1 novembre, del film sperimentale Impressio in-urbe (#1 Bologna) di Giuseppe Spina, prodotto da Nomadica, Home Movies e Accademia delle Belle Arti di Bologna e realizzato con la partecipazione degli studenti: un film ibrido, dove le immagini in digitale e quelle in analogico (filmate oggi in Super 8), scompongono in dettagli il manto e le architetture della città.

La Storia ritrovata

Due appuntamenti eccezionali con la Storia inedita raccontata attraverso gli sguardi privati. Lunedì 30 ottobre alle 18 (Home Movies - Istituto Parri) Sarajevo mon amour, le immagini girate a partire dal 1965 a Sarajevo da Slobodan Fazlagic, liceale con la passione per i film in 8mm: si tratta di eccezionali documenti mai visti sulla vita quotidiana nella Jugoslavia “felice” degli anni Sessanta e Settanta, ancora lontana dal sanguinoso conflitto degli anni Novanta. La storia continua poi oltre le pellicole amatoriali quando, durante l’assedio del cui inizio ricorre quest’anno il venticinquennale, Slobodan lavora per la televisione e diventa un personaggio pubblico. All’incontro interverrà Slobodan Fazlagic.

Martedì 31 ottobre alle 18 (Home Movies - Istituto Parri) l’appuntamento forse più notevole di questa X edizione: si tratta di immagini girate durante la Seconda Guerra Mondiale da un anonimo, ritrovate fortunosamente, ancora nel caricatore, sviluppate e digitalizzate oltre settant'anni più tardi da Home Movies. Immagini che incredibilmente riemergono dall’oblio della Storia: si tratta di due pellicole 8mm mute, lunghe meno di tre minuti ciascuna, impressionate presumibilmente tra l’autunno 1943 e la primavera 1945 in Italia, in un paesaggio collinare. Chi sono i protagonisti di queste sequenze viste per la prima volta a oltre settant’anni di distanza? Chi è il misterioso Dr. Tomuschat, probabilmente l’autore e il proprietario delle pellicole, il cui nome scritto a mano è riportato sulle scatole? Una sfida lanciata agli storici ma anche la ricerca di chi in quei fotogrammi potrebbe ancora riconoscere se stesso.

Cinebox e Scopitone - gli antenati del videoclip

Un appuntamento imperdibile per i nostalgici degli anni Sessanta: domenica 29 ottobre (ore 17, Home Movies - Istituto Parri) sarà possibile vedere in funzione ilCinebox e lo Scopitone, i video– jukebox a gettoni, che nella loro breve storia contribuirono a plasmare la cultura musicale degli anni Cinquanta e Sessanta. Una tecnologia che segnò anche la successiva storia del videoclip, e che sarà nuovamente visibile e fruibile per una sola giornata.

Nel segno della pellicola e del video: cineasti e sperimentatori di oggi e di ieri

La consueta finestra aperta da Archivio Aperto sul cinema sperimentale si fregia quest’anno della presenza di Gustav Deutsch, maestro di fama mondiale del found footage film - film realizzati a partire da materiali preesistenti e riassemblati in un differente contesto. Sabato 4 novembre alle 21 saranno proiettati (Home Movies - Istituto Parri), alla presenza dell’autore, alcuni dei suoi film più notevoli: dal capolavoro Adria Holiday Films 1954-68 (Film–School of Seeing I) (1989), realizzato a partire da “banali” film di austriaci in vacanza sull’Adriatico, a Private Sandnes - A Kinematographic Atlas (2010), city symphony d’archivio dedicata alla cittadina norvegese Sandnes, realizzata con il materiale che i suoi abitanti hanno prodotto nei diversi formati ed ere tecnologiche dalla pellicola a oggi.

Gustav Deutsch sarà protagonista poi del workshop del giorno successivo domenica 5 novembre (ore 10.30, Home Movies - Istituto Parri), in cui racconterà da vicino il suo lavoro e la sua opera, a partire dall’ultimo film di Deutsch, How we live. Message to the family, in uscita nel 2018, e realizzato in collaborazione con Home Movies.

Oltre a Deutsch sarà ospitato in trasferta europea e per la prima volta in Italia il lavoro in 16mm del collettivo australiano Artist Film Workshop (sabato 4 novembre, ore 17.30, Home Movies - Istituto Parri).

Domenica 29 ottobre alle 21 presso Home Movies - Istituto Parri la proiezione di Amateur/Experimental, un eccezionale programma d’archivio realizzato da Home Movies su invito del 63° Oberhausen Film Festival, uno dei più importanti festival al mondo del cinema indipendente. In un programma di capolavori e rarità di nuovo su pellicola, le opere di protagonisti della scena underground italiana di 40-50 anni fa come Gianni Castagnoli (Valentino Moon, 1974), Massimo Bacigalupo (Ezra Pound a Venezia, 1967-2014) e Gianfranco Brebbia (Idea assurda per un filmaker, 1969). Il tema del restauro e della curatela del cinema sperimentale italiano sarà al centro di una Giornata di studi sabato 18 novembre al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.

Ma quando è nato il cinema sperimentale in 16mm? Venerdì 3 novembre (ore 20.30, Home Movies - Istituto Parri) ne scopriremo le orgini in Cineguf e il cinema sperimentale italiano tra le due guerre (1930-1943), selezione della vastissima produzione cinematografica dei Gruppi Universitari Fascisti, vera palestra dell’Avanguardia e del Neorealismo.

Si segnala la proiezione di due film contemporanei realizzati da altrettanti cineasti a partire dai materiali di archivio di Home Movies: a cominciare da La natura delle cose di Laura Viezzoli (2016), in programma giovedì 2 novembre presso Home Movies - Istituto Parri, documentario crudo e toccante sulla Sla ma anche delicato e metaforico, riconosciuto tra i 5 migliori documentari del 2016 (alla presenza della regista). Venerdì 10 novembre Un western senza Cavalli di Davide Rizzo e Marzia Toscano (ore 20, Cinema Lumière) sull’avventura artistica e umana dell’artigiano bolognese Mauro Mingardi. Un artigiano con la passione del cinema, tanto da essere considerato uno dei primi veri filmmaker italiani: nella sua carriera produsse più di 40 opere tra lungo e cortometraggi, tra western, film d’avventura, horror e commedie grottesche, vincendo numerosi premi e trasformando Bologna e l’Emilia Romagna nella sua personalissima Hollywood.

Si segnala infine lunedì 27 novembre alle 14.30 (Accademia delle Belle Arti, via delle Belle Arti, 54) l’omaggio a Gianni Toti, poeta, giornalista, scrittore e funambolo di arti, del quale saranno proiettati, a dieci anni dalla scomparsa, i video-poemetti e le videoPoemOpere realizzate negli anni Ottanta, per le quali egli stesso si definì “poetronico”. Toti è riconosciuto in tutto il mondo come uno dei più grandi videoartisti.

Home Movies Scuola

Gli studenti protagonisti della giornata dell’11 novembre: alle 15 presso Home Movies - Istituto Parri Il mondo in formato ridotto, presentazione di un progetto di valorizzazione degli archivi e di tre video realizzati dagli studenti del Liceo Laura Bassi di Bologna. Alle 17.30 si parlerà dell’esperienza di sperimentazione pedagogica, pionieristica in Italia, dell’educazione all’immagine attraverso i film in Super8 che coinvolse alcuni studenti delle scuole medie bolognesi negli anni Settanta, chiamandoli in ogni fase creativa e produttiva di film, dal soggetto alle riprese alla scelta delle location e regia: i film realizzati dai ragazzi saranno proiettati in compagnia degli studenti e professori di allora.

Pratello: anni Novanta e dintorni

Torna per il terzo anno consecutivo il fortunato appuntamento con la scena controculturale bolognese dell'inizio degli anni Novanta: domenica 19 novembre alle 17.00 la proiezione de La voglia giovane parte terza. La TV del Pratello (PraT - Teatri Comunità, Via del Pratello, 53)  con i materiali legati all'esperienza di Pratello TV, la televisione di quartiere che, nel maggio del 1992, trasmise per due giorni di fila all'interno di una "diretta sperimentale" in cui i ragazzi e le ragazze delle case occupate, gli abitanti di lunga data del Pratello, Cavalla Cavalla e chiunque volesse partecipare diedero vita a uno dei primi esempi di street TV in Italia.

 Archivio Aperto è un progetto realizzato da Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Cineteca di Bologna, Accademia delle Belle Arti di Bologna, La Casa Totiana, Poetronicart, AIRSC, Spazio Labo’, Nomadica, Teatro del Pratello, Xing, Modo Infoshop, Coop Alleanza 3.0.