Oltre tremila fan in deliro per George Clooney. Il divo ha sfilato sul red carpet della Mostra del Cinema dove è stato presentato in concorso  il suo secondo film come regista Good Night, and Good Luck. L'attore, preceduto dall'arrivo dell'amico e socio Steven Soderbergh e degli interpreti Patricia Clarkson e David Strathairn, è sceso dalla sua limousine nera ed è stato sommerso dalle urla di giubilo della folla. Ma la gente è letteralmente impazzita quando l'attore ha deciso di lasciare la passerella per firmare qualche autografo e ha raggiunto le transenne attorno alle quali erano assiepati da ore giovani,  mamme con prole al seguito muniti di macchine fotografiche digitali e piccole videocamere pur di rubare uno scatto o un'immagine del divo più atteso del festival. Un vero e proprio bailamme: urla, spinte, ragazzini abbarbicati sulle spalle del vicino o di un amico, fan arrivati anche da tutta Italia in lacrime. E' Clooney non ha deluso nessuno, ha fatto attendere i fotografi che lo aspettavano per il tradizionale photocall all'ingresso della sala e ha percorso tutta la passerella regalando sorrisi e strette di mano. Quindi è salito nuovamente sul red carpet, ha salutato a più riprese in italiano ("buonasera, ciao") e si è sottoposto a lungo alla pioggia di flash. Non è mancata una divertente gag con la Clarkson che ha allungato la mano per fare le corna dietro la testa dell'attore mentre i fotografi continuavano a scattare. Lui ha finto di arrabbiarsi e di rincorrerla. Alla fine, sudato per il caldo umido veneziano, si è asciugato la fronte con un fazzoletto ed ha fatto il suo ingresso al Palazzo del Cinema dove ad attenderlo c'erano il presidente della Biennale, Davide Croff, ed il direttore della Mostra del Cinema, Marco Muller. Un incidente spiacevole ha invece rischiato di rovinare la serata al divo una volta iniziata la proiezione del suo film. Caos, fischi e proteste si sono levati poco dopo che sullo schermo erano iniziate a scorrere le prime immagini quando sono stati fatti entrare alcuni spettatori che, pur in possesso del biglietto, erano rimasti fuori. La confusione provocata dagli spettatori che,  a luci spente cercavano un posto ha provocato proteste sempre più rumorose fino a sfociare in urla rivolte contro l'organizzazione. Sono stati lo stesso Croff, Muller e poi anche Clooney, tutti visibilmente irritati, a chiedere che la proiezione fosse interrotta e che nella sala tornasse la calma. Dopo circa 10 minuti di attesa la proiezione è ripresa con un applauso liberatorio del pubblico.