Penne al posto dei guantoni e parole anziché pugni, i critici boxer scaldano i muscoli a bordo "Ring" e si preparano a combattere il loro match. Si inaugura oggi ad Alessandria la terza edizione del Festival della Critica Cinematografia diretto da Alberto Barbera, Bruno Fornara, Nuccio Lodato e Lorenzo Pellizzari. Una tre giorni di incontri, scontri e dibattiti nella "palestra" del Teatro Comunale della città piemontese. La formula (vincente) resta quella di sempre: tornano quindi i tradizionali appuntamenti con i "match" regolati da un arbitro, gli assoli critici nello spazio "round" e gli "shadow boxing - critici allo specchio". Ad inaugurare la manifestazione questo pomeriggio sarà Marina Sanna, caporedattore della Rivista del Cinematografo, con l'incontro "Una storia di cinema e critica: gli 80 anni della Rivista del Cinematografo". Subito dopo toccherà a Francesco Casetti e Roberto De Gaetano che, protagonisti del primo dei tre "match" in programma, si affronteranno sul tema "Deleuze e/o il cinema". Domani Mauro Gervasini e Roy Menarini sfideranno Vincenzo Buccheri e Alberto Pezzotta nell'incontro "Tarantisì - Tarantinò", mentre sabato sarà la volta di Maurizio Porro del Corriere della Sera contro Maria Pia Fusco della Repubblica per "Il colore della critica - La critica del colore". Protagonista di un "assolo" sarà, invece, il decano della critica cinematografica italiana Morando Morandini con "Modesti consigli ai giovani critici" (il 22 ottobre), mentre saliranno sul ring per gli shadow boxing  Alessandro Cappabianca, Adriano Aprà ed Enrico Ghezzi. E, ancora, tutti i giorni il "Claudio G. Show" condotto da Claudio G. Fava, il "Cinequiz (Ricchi premi e cotillons)" di Luisa Morandini e "Ring in radio" con Hollywood Party, la trasmissione di RaiRadio 3, in diretta dal palco. "Ring" ricorda quest'anno anche François Truffaut, regista della Nouvelle Vague e insieme critico dei Cahiers du Cinéma. In occasione del ventennale della sua morte saranno presentate tre interviste inedite: Il critico autocritico (1971), una vera e propria confessione, quella realizzata nel '59 a Cannes in occasione della proiezione de I 400 colpi in cui compare un giovanissimo Jean-Pierre Leaud e Ce garcon nomme Francois del 1976 con Jeanne Moreau dietro le quinte di Jules e Jim. Ospite d'onore della manifestazione è Thierry Fremaux, direttore del Festival di Cannes, che questa sera accompagnerà la visione di Cose mai viste. Una serata con i fratelli Lumiere, una selezione di cortometraggi (ciascuno della durata inferiore al minuto) realizzati tra il 1895 e il 1900. Domani toccherà a Davide Ferrario che condurrà "Verso Est", notazioni visive raccolte dal regista durante la preparazione di Guardami e gli appunti di viaggio Linea di confine, realizzato nel '98 a Mostar in occasione dei due concerti degli ex-Csi. Nella serata conclusiva saranno assegnati i premi "Adelio Ferrero" per saggi e recensioni.