A Reggio Calabria si prevedono "incontri ravvicinati", ma di tipo squisitamente cinematografico. Ad annunciarlo è il produttore Gianluca Curti, a cui è affidata la direzione artistica del Festival che ormai da 5 edizioni porta i protagonisti del cinema italiano ai confini estremi dello stivale, lì dove finisce la penisola. Il carnet di quest'anno non fa eccezione, a partire dalle due madrine d'eccezione, Laura Freddi e Veronica Maya, che affiancheranno Curti nella conduzione delle quattro serate intorno a cui ruoteranno le proiezioni e gli incontri del Reggio Calabria Fim Fest, in programma dal 22 al 25 aprile. Alessandro Cecchi Paone sarà tra i primi a inaugurare la rassegna, con l'anteprima del suo documentario 1908 – La fine di un mondo, dedicato al terremoto che un secolo fa causò decine di migliaia di morti tanto a Messina quanto nel capoluogo reggino. "Un tema divenuto improvvisamente di scottante attualità", ha notato il presentatore televisivo, pur sottolineando come il film, al pari dei suoi precedenti, "nasca in qualità di ricostruzione storica, nella forma di docu-ficton". Il cinema della realtà sarà inoltre presente alla kermesse attraverso la première del disneyano Earth – La nostra terra, in uscita il 22 aprile per celebrare la Giornata Mondiale dedicata al Pianeta. Le serate del Festival continueranno poi con Enzo Iacchetti - ospite della kermesse l'anno scorso in qualità di regista e ora reduce da L'ultimo crodino - che ritornerà nel capoluogo calabrese con l'intenzione di muovere battaglia alle logiche della distribuzione cinematografica italiana. "Presenterò il film praticamente in anteprima, visto che nelle sale è durato solo tre giorni", ha dichiarato sarcastico e provocatorio lo showman, che sostiene di aver "rubato una copia della pellicola dai magazzini della Mikado", per portarla in tour con la sua macchina "in tutte le zone dove le fabbriche chiudono licenziando i dipendenti", in modo da aiutare "quanti non ce la fanno ad arrivare a fine mese". Meno infuocato invece l'intervento di Eleonora Giorgi, che incontrerà il pubblico reggino il 23 aprile: "Il cinema italiano deve andare incontro alla Calabria e alla sua cultura, ancora penalizzata dalle barriere fisiche e morfologiche che la distanziano dal resto del Paese", ha esortato l'interprete di tanto cinema italiano, invitando tutti a sperimentare l'emozione della vista dei Bronzi di Riace. Questi sono però solo alcuni dei tantissimi nomi che interverranno al Festival - tra cui spiccano anche Luca Argentero, Serena Autieri, Ale & Franz, Adriano Giannini, Michele Riondino, Libero De Rienzo e molti altri - per una manifestazione dal carattere genuinamente "nazional popolare", come l'ha definita il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, da sempre sostenitore della rassegna. "Non è facile per un ente locale organizzare un evento di questa portata - ha infatti dichiarato il primo cittadino reggino – ma noi crediamo nell'importanza della cultura e di farla entrare in sintonia con il cittadino".