Dopo l’anteprima alle Giornate degli Autori – Notti Veneziane dell'ultima Mostra di Venezia, e la selezione al Queer Lion, CAVEMAN – IL GIGANTE NASCOSTO di Tommaso Landucci arriva al Festival dei Popoli di Firenze come evento speciale della giornata d'apertura, sabato 20 novembre.

Una proiezione (ore 18, Cinema La Compagnia) particolarmente importante, perché segna l'arrivo del film sugli schermi di uno tra i più antichi appuntamenti internazionali dedicati al documentario, ma soprattutto perché rappresenta un ideale ritorno del suo protagonista, lo scultore Filippo Dobrilla (1968/2019) nella sua Toscana, alla presenza della famiglia e degli amici.

Per rendergli omaggio, la produzione ha organizzato sempre nella stessa giornata (sabato 20 novembre, ore 11, Cinema La Compagnia) la conferenza “La scultura di Filippo Dobrilla e la tradizione dell’arte nell’espressione visiva odierna” di Anna Maria Amonaci, storica dell’arte e docente dell'Accademia delle Belle Arti di Brera: un modo ulteriore per ricordare il valore artistico della scultura di Dobrilla, felice connubio tra classicità e contemporaneità.

Il film

Filippo Dobrilla ha continuato a lavorare per più di 30 anni in assoluta solitudine nell'oscurità di una caverna. Ma cosa spinge un’artista a calarsi in uno degli abissi più profondi d'Europa per realizzare la sua opera più ambiziosa, ma inaccessibile agli occhi degli uomini? È questa la domanda alla quale Caveman cerca una risposta, muovendosi fra le giovanili passioni omosessuali di Filippo, il suo desiderio di isolamento, la sua idea di un'arte pura, senza compromessi. Immergersi nell'oscurità della grotta significa per Filippo rifugiarsi in un luogo dove può sentirsi libero, protetto e distante dai pregiudizi e dai condizionamenti della società contemporanea. Ma l'inattesa scoperta di un tumore cambierà la sua vita in modo radicale. Ancora una volta, Filippo si trova a scivolare nell’oscurità̀, ma questa volta non c'è modo di tornare alla luce.

“Incontrando Dobrilla per la prima volta - ricorda il regista, al primo lungometraggio documentario dopo essere stato assistente alla regia di Claudio Giovannesi e Luca Guadagnino - sono rimasto immediatamente colpito dal suo magnetismo. Ho seguito le sue avventure per più di 4 anni. La nostra relazione artistica si è trasformata in una sincera amicizia: Filippo mi ha permesso di entrare nel suo mondo interiore, e di seguirlo nel suo ultimo viaggio, quello della malattia che ha causato la sua scomparsa. Caveman è un tributo a un artista eccezionale, ma soprattutto a un uomo il cui mistero rimarrà custodito per sempre nel fondo di un abisso”.

Realizzato da DocLab in coproduzione con Contrast Film, “Caveman – spiegano i produttori Marco Visalberghi Ivan Madeo – restituisce il ritratto di un uomo i cui dilemmi esistenziali risuonano dentro ognuno di noi, un tributo a ciò che c'è di utopico e maniacale nell'animo umano. In un mondo in cui il fare si confonde con il mostrare, Dobrilla perseguiva la purezza e l’ideale. È un anarchico solitario, un sognatore selvatico. fragile e coraggioso. E ciò fa di lui un “personaggio” universale, capace di parlare – proprio come la sua opera – al pubblico di tutto il mondo”.

CAVEMAN - IL GIGANTE NASCOSTO è diretto da Tommaso Landucci, anche sceneggiatore con Damiano Femfert. Direttore della fotografia Francesca Zonars; Suono: Gina Keller; Montaggio: Loredana Cristelli; Musiche: Marcel Vaid; Produttore creativo: Dario Zonta; Commissioning editor: Silvana Bezzola RigoliniSven Walti. Coproduttore: Ivan Madeo, Contrast Film Zurich, Svizzera; Produttore: Marco Visalberghi, Doclab, Italia. Le vendite internazionali sono affidate a Deckert Distribution.

L'opera è stata realizzata il sostegno di MIC, Sensi Contemporanei Toscana Per Il Cinema, Regione Lazio, Swiss Federal Office of Culture, Zurich Film Fund, Volkart Stiftung, Stiftung Corymbo, Pierino Ambrosoli Foundation, Filmcoopi Zürich