"Il mio non è un esordio. E' un gioco. Un omaggio alla mia città", scherza Donatella Finocchiaro alla prima del suo mediometraggio Andata e ritorno, presentato nella sezione Controcampo Italiano. della 68ma Mostra del Cinema di Venezia. Al Lido anche con Terraferma di Emanuele Crialese, l'attrice siciliana passa dietro la macchina da presa per racconta la sua Catania.
Un mosaico d'immagini e parole d'amore che danno voce a un luogo magico e affascinante unico nel suo cuore e in quello di chi l'ha vissuto: "Ho cominciato a incontrare un po' di amici che hanno fatto grande Catania negli anni '80 e '90, artisti per la maggior parte, con cui ci siamo divertiti a raccontare la nostra città ieri e oggi." Volti famosi come Carmen Consoli, Franco Battiato, Turi Ferro, Carmelo Bongiorno e persone comuni che compongono da differenti punti d'osservazione un ritratto della memoria, dove ogni ricordo è ugualmente indispensabile e suggestivo. Nelle strade, nelle case, al mercato; la poliedrica regista svela i segreti di un paese profondamente legato alle sue tradizioni e ai suoi sapori, dove perfino Mac Donald's non ha avuto successo: "L'Hamburger? Ma vuoi mettere con la Cipollina?".
Pellicola frizzante e spontanea, senza troppe pretese, dove tutto si muove vorticosamente attorno a un centro metropolitano che è il cuore nevralgico della pulsante Sicilia. Quarantacinque i minuti, per entrare in una dimensione magica e affascinante da cui emerge la realtà complessa e agrodolce di questa terra dove ad allegri aperitivi in piazza si alternano omicidi ingiusti che spesso restano impuniti. Due facce nascoste di una stessa medaglia ma finalmente, per una volta, a prevalere è quella buona.