A  Roma il cinema è industria, mercato oltre che intrattenimento. È evidente che si tratta di un pezzo importante del patrimonio cinematografico del Paese e del mondo. Candidare Roma a Città Creativa UNESCO vuol dire porsi nuovi obiettivi. Come questo patrimonio cinematografico può  essere investito in nuova creatività? Siamo capaci di guardare al futuro e investire in nuove prospettive artistiche, anche di lavoro? Su questi argomenti hanno ragionato diversi esponenti del mondo politico e cinematografico italiano e internazionale all’incontro La candidatura Rome City of Film: presentazioni, spunti e riflessioni, ideato da Roma Capitale e Istituto Luce Cinecittà, che ha dato inizio al MIA | Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, all’interno della 10. Festa del Cinema di Roma. All’incontro, moderato da Luca Lo Bianco (Assessorato alla cultura e allo Sport Roma Capitale) sono intervenuti: Lidia Ravera (Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili Regione Lazio), Piera Detassis (Presidente Fondazione Cinema per Roma), Roberto Ciccutto (Presidente Istituto Luce Cinecittà), Giovanna Marinelli (Assessore alla Cultura e Sport Roma Capitale), David Wilson (Direttore Bradford UNESCO City of Film), Vittorio Salmoni (Direttore Fabriano Città creativa UNESCO Craft and Folk Art), Yves Ullman (sceneggiatore francese), Richard Bean  (regista e produttore francese), Silvia Costa (Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo), Valentina Montalto (Kea European Affairs), Daniele Pitteri (Fondazione Forum delle Culture Napoli) e Maurizio Carta (Università degli Studi Palermo).

Lo scorso 10 luglio 2015 la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha candidato Roma nella lista delle Città Creative. La valutazione finale sarà resa nota l’11 dicembre 2015. "È bello vedere in un posto così meraviglioso, quale le Terme di Diocleziano, tutto il mondo del cinema – commenta l’Assessore Lidia Ravera –. Da Istituto Luce Cinecittà, al Centro Sperimentale di Cinematografia, a 100 Autori, a rappresentanti della Università, fino a Fondazione Cinema per Roma. È bello e significativo. Cogliamo l’occasione per raccontarci cosa fare in più". L’intera industria cinematografica rappresenta l’80% in tutto il Paese. E Roma è una città che autorizza molti a sognare non solo da spettatori il mondo cinema. Arte, cultura e creatività per fare crescere Roma e l’Italia. "Fare rete, fare sistema, tessitura. Sono espressioni che ho utilizzato più volte – aggiunge Piera Detassis –. Abbiamo cercato come Fondazione di andare oltre al singolo evento. Oggi il cinema deve andare in giro nella città, essere momento di sinergia e produrre più lavoro e momenti di incontro".

La candidatura di Roma a Città Creativa UNESCO serve come ulteriore riconoscimento del ruolo strategico che ha la cultura. Roma, centro in cui sono nate le prime scuole di cinema e i primi studios, è un luogo di arte e tradizione, non solo storica ma anche cinematografica. "Questa candidatura serve a usare più strumenti per creare nuove opportunità – dichiara Roberto Ciccutto –. Ogni attività produttiva non può prescindere dalla condivisione e dalla contaminazione".

Fondazione Cinema per Roma è il soggetto scelto a coordinare tutte le attività del titolo assieme a Roma Capitale e Istituto Luce Cinecittà. La possibile nomina di Roma a Città Creativa UNESCO potrebbe portare esiti positivi a livello sociale, economico e culturale di tutto il territorio. "Fare rete, fare alleanza. Non può mancare un’attenzione reale a creare qualcosa di ulteriore nel campo del cinema". Questo il consiglio e l’auspicio della Parlamentare Europeo Silvia Costa.