Marguerite and Julien (Valerie Donzelli) C

Scritto dalla Donzelli e dal sodale Jeremie Elkaim, questo racconto di un amore incestuoso tra una sorella e un fratello (Marguerite interpretata da Anais Demoustier e Julien da Jeremie Elkaim) è basato su una sceneggiatura del 1971 firmata da Jean Gruault, che avrebbe dovuto essere diretta da Francois Truffaut. E' la prima volta in concorso per la Donzelli, che alla Semaine de la Critique di Cannes aveva portato nel 2011 La guerra è dichiarata.

 

Dheepan

Dheepan (Jacques Audiard) C

Pochi registi come Jacques Audiard sono oggi altrettanto capaci di scavare nel ventre molle di Parigi. L’autore de il profeta (Grand Prix nel 2009) s’ispira stavolta alle Lettere Persiane di Montesquieu e racconta la storia di un combattente Tamil (Vincent Rottiers) accolto in Francia come rifugiato politico. Il film è di proprietà Wild Bunch.

 

Mon roi

Mon roi (Maiwenn) C

Regista e attrice, Maiwenn aveva ottenuto il premio della giuria di Cannes nel corale Polisse (2011). Torna in gara con il suo quarto lungometraggio, protagonista una donna che cerca di riprendersi da una storia d’amore devastante. Gli interpreti sono Emmanuelle Bercot (regista di La Tete haute) e Vincent Cassel.

 

A Simple Man

A Simple Man (Stephane Brize) C

Dopo la loro fruttuosa collaborazione in Mademoiselle Chambon (2009) e Quelques heures de printemps (2012), Brize e l'attore Vincent Lindon si ritrovano per la terza volta in questo dramma su un cinquantenne che inizia a lavorare nella security di un supermercato, impiego che lo costringerà ad affrontare un complicato dilemma morale. Il film segna la prima volta di Brize in competizione, mentre nel 1999 il suo esordio nel lungometraggio, Le bleu des villes, era stato selezionato alla Quinzaine.

 

La tete haute

La Tête haute (Emmanuelle Bercot) FC

Seconda regista donna della storia ad aprire il Festival di Cannes (e non "prima" come precedentemente annunciato dal Festival). Il film, interpretato tra gli altri da Catherine Deneuve, Benoît Magimel e Sara Forestier, racconta la storia di un giovane delinquente, Malony (Rod Paradot), e il suo passaggio dall'infanzia all'età adulta.