La dodicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival si terrà dal 4 al 7 maggio (con pre-apertura il 3), in versione “diffusa” a Venezia, con proiezioni che si terranno, oltre che nella storica location dell’Auditorium Santa Margherita, anche in altre cinque sedi tra musei e istituzioni culturali della città.

Il primo festival in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università, con il coordinamento del direttore artistico e organizzativo Roberta Novielli, vanta anche quest’anno un manifesto firmato da Lorenzo Mattotti e presenta un Concorso Internazionale con trenta dei migliori cortometraggi prodotti nell’ultimo anno nelle università e scuole di cinema di tutto il mondo. Particolare attenzione è stata posta al tema della guerra, coniugata in tutte le sue declinazione di senso e genere come in Teuner di Ondřej Veverka, in Wiedersehen di Helene Sorger o nell’animazione di Ali Astaraki My Brain Burst Out Laughing. Una sola regista italiana in gara, Miriam Cossu Sparagano Ferraye, che presenterà il documentario Pupus, sull’Opera dei Pupi. Presenti per la prima volta in Concorso anche paesi come Nigeria, Bangladesh e Benin, oltre a cortometraggi già selezionati in importanti festival come Locarno e Cannes. A decretare il vincitore sarà una giuria composta dalla regista e autrice francese Coline Serreau, dal documentarista Francesco Montagner e dalla curatrice e programmatrice Marina Mottin che saranno accompagnati da giurie tecniche per quanto riguarda le menzioni speciali. I giurati incontreranno poi il pubblico nel tradizionale programma a loro dedicato.

Tra gli ospiti di punta delle dodicesima edizione ci sarà il grande direttore della fotografia Luca Bigazzi, collaboratore tra gli altri di Paolo Sorrentino, Gianni Amelio, Silvio Soldini e Paolo Virzì, che sarà protagonista di una masterclass durante la quale ripercorrerà la sua lunga e pluripremiata carriera. L’incontro con Yukiko Mishima – anche protagonista della preapertura con il lungometraggio Shape of Red – sarà invece l’occasione per scoprire una delle voci femminili più interessanti emerse nel panorama giapponese degli ultimi due decenni. Molto spazio sarà poi dato all’animazione con la masterclass del grande animatore inglese Peter Lord e lo speciale sul rapporto tra cinema e teatro nell’opera di Barry Purves, ai quali si accompagnerà un programma dedicato ai cortometraggi della Aardman Animations, creatori di Wallace & Gromit.

Si tornerà poi in Asia con la presentazione in anteprima italiana del romanzo Un serpente di giugno del regista di culto giapponese Shin’ya Tsukamoto per parlare della sua carriera letteraria dopo lo speciale sul suo cinema dello scorso anno. Ashish Pandey sarà invece in collegamento da Mumbai per presentare tre suoi cortometraggi nel consueto programma dedicato al cinema indiano, mentre East Asia Now proporrà quattro opere che rappresentano altrettanti sguardi ‘giovani’ e originali sui rispettivi paesi. Nell’appuntamento ricorrente dedicato alla videoarte italiana verrà presentata l’opera di Elisabetta Di Sopra, mentre Carlo Montanaro con Il corpo svelato ha curato un programma dedicato ai primi “nudi” della storia del cinema.

Tornerà anche la “vetrina” dedicata al VideoConcorso Pasinetti e quella per il Master in Fine Arts in Filmmaking dell’ateneo veneziano, ai quali si aggiunge uno speciale sulla videoarte messicana per una rielaborazione critica dei video tutorial. Infine i concorsi collaterali, con la sesta edizione del Levi Music Video International Competition per i migliori videoclip realizzati da studenti di università e scuole di cinema, la nona del Premio “Olga Brunner Levi” dedicato agli studenti liceali, la seconda del “Carpenè-Malvolti” Script Contest e una selezioni di corti che saranno presentati in un concorso a parte al prossimo festival Le giornate della luce di Spilimbergo.