Le porte dell’Auditorium Santa Margherita di Venezia si sono aperte all’ottava edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival. Per cominciare, un  video-messaggio del regista statunitense Roger Corman. Una dedica virtuale indirizzata ai giovani registi dello Short, in cui l’invito ad affinare la propria conoscenza delle tecniche di base della regia si incontra con un suggerimento meno accademico: imparare a mettere da parte le regole e ad agire d’istinto, quando necessario. Il video messaggio è stato introdotto dalle parole di Marco Sgarbi, prorettore dell’Ateneo, seguito dai saluti del direttore artistico e organizzativo del festival Roberta Novielli. Ha chiuso la cerimonia la proiezione di un’opera inedita, realizzata dagli studenti di Cà Foscari, dedicata alla celebrazione dei 150 anni dell’Ateneo Ca’ Foscari: il mockumentary Angelo’s Folly in cui la storia dell’università viene reinterpretata in chiave paranormale attraverso un collage di filmati e immagini di repertorio.

A seguire, ha avuto inizio l’intenso programma di quattro giornate che vedranno intrecciarsi al protagonismo dei giovani cineasti del concorso internazionale numerosi incontri con i maestri del cinema. Il primo grande nome è quello di Robb Pratt, veterano degli studi Disney giunto a Venezia per tenere una masterclass sull’animazione. Nonostante la sua fama sia legata ad alcuni grandi classici degli Studios californiani, come è il caso di opere quali Pocahontas, Hercules e Tarzan, allo Short  Robb Pratt porta anche l’anticipazione del suo ultimo lavoro realizzato da artista indipendente: CARMAN – The Road Rage Anti-Hero, una miniserie animata in sette episodi. Un’occasione unica per affacciarsi all’universo dell’animazione attraverso gli insegnamenti pratici di chi conosce tanto i meccanismi della grandi produzioni, quanto le logiche del cinema indipendente.

Poi la divertente presentazione di Lobagge, una web-serie italiana che tratta con ironia pungente le difficoltà di un giovane regista precario determinato a realizzare il suo film. Un’odissea fatta di compromessi esilaranti per ovviare al budget esiguo messo a disposizione dai finanziatori, con la regia di Claudio Piccolotto e l’interpretazione di Andrea Muzzi. La prima stagione della web-serie è stata programmata tra luglio e agosto 2017 su Iris e ha vinto il premio di miglior Sketch/Comedy al Roma Web Festival. Allo Short, anche Pupazzo Criminale, web-serie diretta e ideata da Lillo & Greg con la collaborazione di Claudio Piccolotto, incentrata su un manipolo di loschi pupazzi criminali.

Lo Short è però innanzi tutto un focus sul cinema del futuro, vetrina per studenti di scuole di cinema. Un intero programma speciale viene quindi dedicato agli studenti della prima edizione del Master in Fine Arts in Filmmaking, con la proiezione di una selezione di cortometraggi da loro realizzati nel corso dell’anno di studi. Si comincia con Venezia Your Home, una serie di video-tutorial che, attraverso una serie di gang divertenti ispirate ai grandi classici del cinema, vogliono sensibilizzare turisti e veneziani rispetto alle corrette norme da seguire per vivere nella città lagunare; a seguire Dedalus, prova di regia collettiva basata sul libero riadattamento del racconto di Raymond Carver Sacchetti, e si conclude con tre cortometraggi realizzati autonomamente dagli studenti del master, una sfida avviata a inizio anno accademico con il sorteggio di tre diversi generi filmici come unica restrizione alla loro creatività. Il primo cortometraggio è un’opera noir intitolata Viola (regia di Corinna Rombi) dal nome della sua protagonista, giovane donna impegnata in un percorso di liberazione dalla presenza nociva e soffocante del fratello; segue poi Teatro dei Piombi (regia di Tommaso Giacomin) un cortometraggio drammatico sulla Venezia degli anni ’70, e si chiude con la commedia Lin-Da – La prima gondola (regia di Angelo Girardello), love-story atipica tra un gondoliere e la sua gondola.

La prima giornata del Ca’ Foscari Short Film Festival si conclude quindi con quello che rappresenta il vero cuore dell’evento: la proiezione di cinque delle trenta opere selezionate nel concorso internazionale, riservato a studenti di scuole di cinema di tutto il mondo. Un primo slot intenso e poliedrico che attraversa il globo a partire da un fil rouge universale: il protagonismo di figure femminili a volte forti, altre distrutte, comunque sempre centrali. Si comincia dalla Gran Bretagna con l’animazione di Rosa Beiroa In our skin, una celebrazione della nudità e della libertà delle donne raccontata attraverso i loro corpi; si prosegue poi oltreoceano con il messicano Don’t Pass Through San Bernardino di Hugo Magaña, dove la donna torna a essere protagonista nella figura di una madre in lutto per la perdita del proprio figlio - dramma personale che si intreccia a un episodio di cronaca contemporanea. I tormenti di una maternità sofferta continuano in The Life of Ana, opera del sudafricano Mlu Godola, in cui l’angoscia paranoica per l’incolumità del figlio trasforma la madre stessa in un pericolo per la sua sopravvivenza. I rapporti si ribaltano poi nel cortometraggio francese The Day My Mum Became a Monster (di Josephine Darcy Hopkins), dove è la figlia ancora bambina a dover combattere con i tormenti che devastano la madre, depressa per l’abbandono del marito. Questo viaggio transnazionale condotto nel segno di intense e complesse figure femminili si conclude in Kirghizistan con il cortometraggio Tash Komir di Evgenii Chistiakov, incentrato su due giovani ragazzi costretti a lavorare nelle miniere di carbone e sul rapporto di dipendenza che la madre di uno di loro sviluppa nei confronti del figlio.