A vincere l’undicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival è stato il cortometraggio iraniano Digari – The Other di Ako Zandkarimie e Saman Hosseinpour. Nelle menzioni speciali grande spazio alle animazioni.

Sabato 9 ottobre, presso l’Auditorium Santa Margherita si è svolta la cerimonia di premiazione e chiusura del Festival dedicato ai cortometraggi, anche quest’anno svoltosi in maniera “diffusa” in tutta la città di Venezia, coinvolgendo undici sedi tra musei, gallerie d’arte e istituzioni culturali. La Giuria Internazionale, composta dallo scrittore e regista francese Philippe Claudel, dall’animatore e produttore statunitense Tony Grillo e dalla programmatrice e regista italiana Laura Aimone, ha assegnato i principali premi del Concorso Internazionale.

Il Primo premio al miglior corto del Concorso è andato a Digari – The Other di Ako Zandkarimie e Saman Hosseinpour, con la seguente motivazione: “Una coinvolgente storia di dolore, compassione, e di lotta tra amore e pazzia. Tinta di una sobria e scarna tonalità, ritrae la fragilità della miseria umana con dignità e grazia, trascinando lo spettatore nella vita privata di una famiglia in lutto. Il film ha un respiro profondo, reso attraverso un ritmo misurato e una forza visiva semplice, mentre si snoda in un mistero avvincente. La potente performance del protagonista mette in mostra una tensione emotiva e una inaspettata motivazione, senza l’utilizzo del dialogo”.

The Other mette in scena il dramma di un uomo che, alla morte della moglie, si ritrova a dover crescere da solo la propria figlia. Un film costruito sui silenzi dei due protagonisti, che pur senza l’uso delle parole riescono attraverso i loro sguardi ad annullare, fra personaggi e spettatore, quella distanza che appare invece tanto incolmabile fra padre e figlia.

La Giuria ha inoltre assegnato la Menzione speciale “Museo Nazionale del Cinema” al cortometraggio italiano Where the Leaves Fall di Xin Alessandro Zheng, motivando così la propria scelta: “Un caloroso e splendido lavoro cinematografico che utilizza ombre, luci e colori per rinforzare strati di tensione emotiva, conflitto interno e desiderio di voltare pagina. Ogni immagine appare equilibrata, ogni inquadratura è coreografata in maniera minuziosa e delicata. Il nostro protagonista rivive gli ambienti familiari della sua infanzia, apparentemente progettati per sedurlo e ricondurlo nel loro grembo. La fotografia seducente cattura scenari sereni e armoniosi mentre attira lo sguardo verso il protagonista solo, disconnesso dal mondo. Le composizioni rinforzano le distanze tra i due protagonisti principali, un gap culturale e generazionale gremito di un imbarazzante anelito a ritrovarsi”.

La Menzione speciale “Guang Hua Cultures et Media” è andata al cortometraggio d’animazione cinese Fúyóu rìjì - Dayfly di Yi Baoxingchen, che segue la realtà dal punto di vista di una ephemeroptera. Questa la motivazione: “Una serie di contrasti piacevoli e illuminanti, Dayfly utilizza un’incantevole sfilata di stili d’animazione e media visuali connessi liberamente, che in qualche modo si fondono in una storia coesa e avvincente sulla tenacia dell’essere. Insieme meditativo e urgente, umoristico e sobrio, mette in scena l’ineluttabilità della vita e della morte con il fascino del disegno tradizionale che simultaneamente trasmette contemplazione matura e stupore infantile.

Il Premio Levi per la miglior colonna sonora (musica, parola, rumore), offerto dalla Fondazione Ugo e Olga Levi e assegnato da una giuria apposita, è andato al cortometraggio di animazione The Balloon Catcher , del giapponese Kaneko Isaku. La Menzione speciale “Le Giornate della Luce” per la miglior fotografia è stata invece assegnata a Yard Kings, con la seguente motivazione: “Per come riesce a restituire la freschezza e l’ingenuità dello sguardo della bambina protagonista e, nello stesso tempo, guardando al miglior cinema del realismo sociale, a evidenziare e dare spessore naturalista agli aspetti più urgenti e problematici della narrazione”.

L’ultimo premio del Concorso Internazionale, il Premio “Pateh Sabally”, dedicato alla memoria del ragazzo del Gambia tragicamente scomparso nelle acque del Canal Grande nel gennaio del 2017, è stato assegnato al corto d’animazione italiano En rang par deux di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti e Viola Mancini. La narrazione dell’incontro di due migranti in Italia che nella musica trovano il linguaggio comune attraverso il quale superare le barriere linguistiche e culturali. Ha ricevuto il premio perché: “Il film mescola i racconti di due ragazzi africani arrivati a Roma e uniti assieme dalla musica, che aiuta a superare le differenze e le diffidenze. Mescolare la linea del disegno animato con le riprese dal vero aiuta a comprendere la dimensione dello stare insieme e a capire il valore dell’accoglienza e dell’integrazione.

 All’interno dei concorsi collaterali, è stato annunciato il vincitore della quinta edizione del Levi Music Video International Competition, dedicato a videoclip musicali realizzati da studenti di scuole di cinema o di università da tutto il mondo. A vincere è stato Pick Up Your Cross (and follow me) di Michael J. Keplinger. Il premio dell’ottava edizione del Concorso Scuole Superiori “Olga Brunner Levi” è andato invece a The Dome of the Sky del diciottenne iraniano Mohamad Ghaderi. Infine, è stato annunciato anche il titolo vincitore della prima edizione del “Carpenè-Malvolti” Script Contest, Eredità di Alphie Velasco, regista filippino.