"Con l'età si perde il sogno che tutto duri per sempre. A volte i tradimenti aiutano la coppia: anziché l'abbandono o le pugnalate alle spalle, credo sia meglio fuggire per un attimo e vivere un'emozione forte. Può capitare e non va demonizzato". Così Vincenzo Salemme ha presentato la sua ultima commedia, SMS - Sotto mentite spoglie, nelle sale (circa 250) dal 12 ottobre distribuito da Medusa. La storia del film prende le mosse da un invio sbagliato di un messaggio telefonico - "idea nata per caso, quando mi è successo di inviare un sms ad un altro destinatario", racconta il regista/attore - che causerà un fraintendimento dal quale si generano una serie di imprevisti comici: Salemme è un avvocato sposato da quasi vent'anni e un sms spedito alla moglie (Lucrezia Lante della Rovere) finisce per errore sul telefono della compagna (Luisa Ranieri) di Gino (Giorgio Panariello), suo migliore amico. Scritto dallo stesso Salemme insieme a Ugo Chiti, SMS è il secondo film dell'autore napoletano che non nasce dal teatro, ma direttamente per il cinema anche se forse, rivela Salemme, "potrebbe in futuro essere portato sul palcoscenico o in tv". Nel cast anche Enrico Brignano, in un ruolo minore, e "questo mix tra l'umorismo toscano, romano e napoletano - dice ancora il regista - funziona perché si uniscono la vena sarcastica e aggressiva del primo con il vittimismo del terzo e la battute del secondo". Anche se, tende a precisare Salemme, "gli attori sono stati scelti perché bravi e non per la loro provenienza geografica". Lo dimostra il fatto che per la prima volta un suo film non è stato ambientato a Napoli, ma a Roma, "perché mi volevo rivolgere ad un pubblico se possibile più ampio del solito, uscire dal 'particulare' e oltrepassare i contesti raccontati le volte precedenti", ha concluso il regista.