Lo stand della Fondazione Ente dello Spettacolo all'Hotel Excelsior del Lido di Venezia ha ospitato la presentazione della nuova serie di Bianco e Nero, celebre quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia. La storica rivista, infatti, arriva al Lido rinnovata: sotto la nuova direzione di Alberto Crespi si intende conciliare la tradizionale impostazione storico-scientifica con una più ampia riflessione sull'attualità.
La sfida è di proporre teorie sensibili alla crossmedialità, alla iterazione di molteplici linguaggi eterogenei (cinema, televisione, internet, social network) per riflettere sulle nuove modalità produttive ed espressive (le web series in primis) con un bacino d'utenza ancora tutto da studiare e scoprire. Il numero 575 si apre con una sezione monografica sul comico italiano, da Totò a Checco Zalone. La sezione è intitolata Riso amaro e indaga come "dal cinema muto alla satira politica, la comicità sia la chiave per raccontare l'identità nazionale. Spesso svelando il dramma che si nasconde dietro la risata". In sommario saggi di Mariapia Comand, Adriano D'Aloia, Marco Cucco e Massimo Scaglioni, Gianni Canova, Roy Menarini, Paolo Noto, e un'intervista a Carlo Verdone che racconta il tema dal punto di vista dell'autore. Bianco e Nero rappresenta nel panorama nazionale ed internazionale un esempio di longevità. Nata nel 1937 come organo del Centro Sperimentale di Cinematografia, è rimasta negli anni la testata più nota e più prestigiosa fra le pubblicazioni periodiche sul cinema.