(Cinematografo.it/Adnkronos) – I film di Marco Bellocchio come strumento di indagine sul declino della società italiana. Li utilizza 'Viaggio nel Crepuscolo', il film di Augusto Contento fuori concorso alla Mostra di Venezia. "Viaggio nel crepuscolo indaga gli anni Sessanta-Settanta partendo da quattro film di Marco Bellocchio", dice il regista che in un mix di animazione, finzione e documentario, dice la sua su una terra dove lo spazio pubblico e condiviso è segnato in maniera incontrovertibile dall'egoismo e gli ideali rivoluzionari si sono tramutati in dogmi.

"Sono persuaso - aggiunge Contento - che la nostra parte razionale sia quella meno autentica. Credo che la nostra dimensione onirica racconti molto di più che non le apparenze e la nostra supposta identità". Il film di Bellocchio "li utilizzo - spiega il regista à- come uno strumento investigativo con cui dissezionare la mentalità, la società e alcuni episodi chiave dell’Italia".

Gli artisti, intellettuali e pensatori protagonisti del nucleo documentaristico non appaiono mai dal vero ma in versione animata con tecnica neopittorica 2D, "perché la ricerca della bellezza, della verità poetica e storica è un’impresa avventurosa, una missione adatta a esploratori che non si spaventano dell’ignoto", conclude Augusto Contento.