Due concorsi per documentari italiani, gli omaggi ad Alessandro Blasetti e Giuseppe Ferrara, la festa di compleanno per i 30 anni di Io sono un autarchico di Nanni Moretti. Si inaugura il prossimo 1 giugno la 24ª edizione del Bellaria FilmFestival. La manifestazione da quest'anno ha un nuovo direttore, Fabrizio Grosoli, una nuova "mission": dare spazio e far conoscere il genere documentario, e un nuovo nome Anteprimadoc. "Sono convinto che il documentario italiano sia oggi la migliore espressione del cinema indipendente nazionale ed è stato naturale per me decidere di puntare su questo genere - spiega Grosoli, in occasione della presentazione dell'edizione 2006 -. Abbiamo scelto opere che, benché realizzate anche a basso budget, sono interessanti non solo dal punto di vista tematico ma artistico. I documentaristi, inoltre, sono gli unici cineasti che riescono a lavorare in condizioni estreme, in un periodo di innegabile crisi del settore". Il primo dei due concorsi, denominato Casa Rossa, si rivolge a documentari realizzati nel 2005 e riunisce 12 film, tra i quali Alle soglie della sera di Daniele Gaglianone, C'è un posto in Italia di Corso Salani, Per sempre di Alina Marazzi e Face Addict di Edo Bertoglio. Il secondo, Anteprimadoc, è riservato a lavori inediti e i film in gara sono 16: Dietro le quinte delle Olimpiadi di Lucio Pellegrini e La rivoluzione è una cosa seria di Marilena Moretti, solo per citarne alcuni. Spazio anche al cortometraggio con un concorso per video realizzati con il telefonino sul tema "9 aprile". Atteso a Bellaria il regista Nanni Moretti, che arriverà accompagnato da alcuni degli attori di Io sono un autarchico, Fabio Traversa e Paolo Zaccagnini, e dal musicista Franco Piersanti, per festeggiare i 30 anni dall'uscita del film nelle sale. "Era doveroso rendere omaggio all'opera prima del regista che io considero il più importante del cinema italiano dopo la generazione di talenti straordinari che hanno esordito negli anni '60 - dice Grosoli -. In secondo luogo si trattò di un esordio fortemente atipico per quegli anni e particolarmente significativo ed emblematico quando si parla di cinema indipendente italiano".