“Un action stile Die Hard, ruvido e spigoloso, ma anche capace di raccontare qualcosa di nuovo e moderno dal punto di vista politico, perché oggi le minacce terroristiche sono maggiori che all'epoca di Reagan”. Così l'interprete e produttore Gerard Butler presenta Attacco al potere – Olympus Has Fallen, diretto da Antoine Fuqua e dal 18 aprile nelle nostre sale in 320 copie targate Notorious Pictures.
Nel cast anche Morgan Freeman, Melissa Leo e Angela Bassett, l'action thriller ha per protagonista un ex agente dei Servizi Segreti in disgrazia (Butler) che rientra in servizio di sua sponte quando un gruppo di terroristi coreani conquista lo Studio Ovale e prende in ostaggio il presidente Usa interpretato da Aaron Eckhart sull'esempio di “JFK, giovane, atletico e duro, e di Obama, nella scena di boxe con Butler”.
Ebbene sì, la minaccia è coreana, manco fosse cronaca odierna, ma Mr. President Eckhart non ci marcia: “Qui è una cellula terroristica e non il governo nord coreano ad attaccare la Casa Bianca e, soprattutto, si tratta di un film, finzione. Eppure, la minaccia è vera, reale, perché per i terroristi la Casa Bianca rappresenta il trofeo per antonomasia e il presidente la gallina dalle uova d'oro: Olympus Has Fallen celebra gli eroi nascosti che garantiscono la nostra sicurezza”. E i proclami guerrafondai e antiamericani del dittatore Kim Jong-un? “La situazione attuale è molto negativa, ma speriamo in una soluzione diplomatica”, aggiunge Eckhart. Sullo stesso tema interviene anche Butler: “Con dei terroristi giamaicani nessuno vedrebbe il film”. Per poi chiarire: “La crisi nordcoreana non c'è da oggi, ma indubbiamente non è mai stata così critica”.
Amico di Antoine Fuqua, con il regista Butler condivide anche la predilezione per “Apocalypse Now, ovvero, il racconto mitico di un eroe: viceversa, qui l'eroismo è presente in tutti quanti”.
Olympus Has Fallen ha battuto sul tempo il gemello White House Down di Roland Emmerich, dal 28 giugno nelle sale Usa, il 10 ottobre nelle nostre, ma quale sarà la ragione – viene chiesto agli attori – per cui il cinema americano ha così tanta voglia di far saltare in aria la Casa Bianca? I due attori si rimpallano la risposta, alla fine ci prova Butler: “I film parlano dell'oggi, quando nemmeno le grande istituzioni come la Casa Bianca sono più sicure. E poi si fanno due film anche su Cenerentola, gli alieni…”. Dire piuttosto che la Casa Bianca è stato l'unico obiettivo risparmiato dall'11 settembre e quindi ancora disponibile per la finzione, non era più sincero?