“Una notizia che spiazza sia per la consuetudine sia per l'affetto che da oltre sette anni ci accompagna a Benedetto XVI. Eppure una scelta coerente a quanto il Papa già nel 2010 esprimeva in occasione del libro intervista con Peter Seewald: “Quando il pericolo è grande non si può scappare … bisogna resistere e superare la situazione difficile", diceva Ratzinger, aggiungendo però che "ci si può dimettere in un momento di serenità, o quando semplicemente non ce la si fa più".
Così il presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo Dario E. Viganò commenta la scelta di Papa Benedetto XVI di lasciare il soglio pontificio. “Una decisione che, come ha affermato questa mattina, nasce nella serenità di chi si è messo nelle mani di Dio per servire al meglio la Chiesa e che ora, sentendo di non avere più le forze necessarie per proseguire a governare, riconosce di doversi ritirare per continuare ad accompagnare la Chiesa nella preghiera”.
Conclude Viganò, “sembra siano proprio i pontefici avanti nell'età quelli capaci di sorprendere il mondo con le proprie decisioni: oltre a Benedetto XVI, ricordiamo il quasi ottuagenario Giovanni XXIII che, a meno di tre mesi dalla sua elezione a Papa, indisse il Concilio Ecumenico Vaticano II”.