"Tarantino? Un regista di serie C, e un idiota". Non usa mezzi termini Lina Wertmuller, nel prendere posizione contro i recenti attacchi di Quentin Tarantino al cinema italiano. "Attacca la nostra produzione, lui che conosce solo Giovannona coscialunga (disonorata con onore, NdR) e poco altro: ma come si permette? Noi siamo l'Italia, lui chi si crede di essere?", prosegue la Wertmuller, un autentico fiume in piena. "Dice che il nostro cinema attuale è in crisi: perchè non c'è più Pierino?. Fare - continua la regista - distinzioni tra passato e presente della cinematografia italiana non solo è stupido, ma anche colpevole: e i nostri tanti giovani autori, dove li mette? Gli consiglio di prendere in mano una storia del cinema, e di documentarsi prima di parlare". E conclude, rincarando la dose: "Fosse per me, non gli permetterei di entrare in Italia". La Wertmuller è attualmente impegnata nell'organizzazione della sezione Cinemusic del festival di Ravello, in programma nella splendida cittadina della costiera amalfitana dal 29 giugno all'8 settembre. Da molti anni curatrice di questa speciale sezione, la regista per l'edizione 2007 ha posto al centro della rassegna il circolo di Bloomsbury, animato all'inizio del XX secolo da artiste quali Virgina Woolf, Vanessa Bell, Vita Sackwille-West e Violet Trefusis, che proprio a Ravello ebbero "una seconda casa". "Erano delle vere scapestrate - dice la Wertmuller - donne irregolari, portatrici di autentica follia nel clima perbenistico dell'epoca: innamorate tutte di tutti, la loro era una "factory" artistica e sentimentale". Il circolo di Bloomsbury sarà indagato attraverso un ciclo di film, letture dall'epistolario di Violet Trefusis, contributi di angliste e la mostra "Violet Vita e Virginia: tracce di Bloomsbury a Ravello...", con una ricca raccolta di documenti e testimonianze. nel frattempo, Lina Wertmuller sta lavorando alla regia de La vedova scaltra, in programma il 18 e 19 luglio al 39° Festival del Teatro della Biennale di Venezia: "Una mia personale rilettura del testo goldoniano, interpretata da Raffaella Azim e Giovanni Costantino".  Dietro l'angolo è anche il ritorno della Wertmuller all'opera lirica: il  26 luglio a Viterbo per Tuscia Operafestival firmerà la regia de Le nozze di Figaro, con scenografie e costumi di Enrico Job. Ma nel futuro della Wertmuller c'è anche il cinema: "Ho in cantiere un nuovo progetto, ma per scaramanzia non dirò una sola parola".