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E' morta Elsa Martinelli, tra le attrici italiane più note a livello internazionale. Aveva 82 anni.
Nata a Grosseto nel 1935, si trasferisce presto con la famiglia nella capitale dove viene notata dallo stilista Roberto Capucci, che la lancia nel mondo della moda, divenendo un'indossatrice conosciuta in tutto il mondo.
Considerata l'Audrey Hepburn italiana a causa del suo fisico longilineo (nell'epoca delle maggiorate), la Martinelli non si impone cinematograficamente solo per il suo aspetto esteriore ma conquista anche la critica vincendo l'Orso d'Argento per la migliore attrice al Festival di Berlino nel 1956 grazie all'interpretazione nel film Donatella di Mario Monicelli.
IL SUCCESSO. In seguito avrebbe lavorato con i più importanti registi e attori del panorama internazionale. Con Mauro Bolognini ne La notte brava (1959); con Roger Vadim ne Il sangue e la rosa (1960); con John Wayne in Hatari! di Howard Hawks (1962); con Robert Mitchum ne Il grande safari di Phil Karlson (1963); con Michel Piccoli ne La calda pelle di Jean Aurel (1965); con Orson Welles gira Il processo (1962), mentre con Elio Petri figura accanto a Marcello Mastroianni e Ursula Andress in un film dal sapore fantascientifico, La decima vittima (1965).
Dagli anni '70 dirada la sua attività, ma nel 1976 è tra i protagonisti di Il garofano rosso, tratto dall'omonimo romanzo di Elio Vittorini.
LA VITA PRIVATA. Nel 1957 aveva sposato il conte Franco Mancinelli Scotti da cui avrebbe avuto la figlia Cristiana. L'unione sarebbe durata una decina d'anni, al termine dei quali la Martinelli divorzia e nel 1968 sposa il fotografo Willy Rizzo.