L'Associazione Nazionale Autori Cinematografici ha festeggiato i suoi 65 anni alla Festa del Cinema di Roma con un documentario realizzato da un folto gruppo di autori dell'Anac tra i quali molti giovani: un’ opera collettiva, ideata e coordinata da Alessandro Rossetti,  presentata in una versione ancora non definitiva,  prodotta da Anac e Capetown in coproduzione con l'Istituto Luce Cinecittà e in collaborazione con Rai Cinema, Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale e l'Archivio Audiovisivo  del Movimento Operaio e Democratico.

65 volte Anac  è il titolo di questo lavoro, realizzato con testimonianze inedite di Carlo Lizzani, Citto Maselli, Cecilia Mangini, Ugo Gregoretti e altri storici soci dell’Anac, presentato in una affollata sala Petrassi che ha visto tra il pubblico anche molti giovani spettatori.

Alla fine della proiezione all'incontro moderato da Mario Sesti, Alessandro Rossetti  ha illustrato l’impegno decennale  che nasce dalla volontà di valorizzare l’eccezionale memoria  conservata nell’Archivio dell’Anac al quale  il Mibact  ha  assegnato il riconoscimento  di “particolare importanza storica”. Giuliana Gamba ha spiegato che il lavoro finale sarà formato da quattro puntate di un' ora circa.

Giacomo Scarpelli ha ricordato come l’Anac non sia mai stata un’associazione corporativa formata da artisti che rivendicavano i loro privilegi, bensì formata da grandi personalità che si erano messe al servizio di battaglie civili e politiche nazionali e internazionali, spesso ponendo in secondo piano gli interessi professionali.

Il presidente Francesco Ranieri Martinotti partendo dalle storiche battaglie per la difesa della libertà di espressione e del "cinema delle idee" ha parlato di quanto l’associazione negli ultimi due anni abbia fatto per migliorare una legge che garantisca lo sviluppo di un cinema italiano indipendente e d’autore.