Dieci minuti di applausi del pubblico per 1960 di Gabriele Salvatores. Il documentario, presentato oggi alla Mostra del Cinema di Venezia, è stato accolto dal pubblico della Sala Grande, completamente esaurita, con grande calore ed emozione. "Il successo di 1960 di Gabriele Salvatores in sala - afferma Franco Scaglia, presidente di Rai Cinema - dimostra l'importanza dello spazio che i documentari stanno conquistando anche nelle vetrine dedicate al grande cinema internazionale. Rai Cinema, che quest'anno alla Mostra di documentari ne presenta ben cinque, vuole continuare a dedicare risorse ed energie a questi progetti che sanno proporre uno sguardo diverso sulla realtà".
Estate 1959. Gente felice al mare. La voce di un adulto (Giuseppe Cederna) rievoca quei giorni. Il ricordo di quella estate è ancora vivo nella sua memoria: è stata l'ultima che ha trascorso insieme al fratello Rosario prima che quest'ultimo partisse per il nord. Da questo momento a tenere uniti i due fratelli sono le lettere che Rosario manda da Milano. Racconta della sua nuova vita, della libertà che ha conquistato, degli amici con cui trascorre il suo tempo, scrive di un mondo magico, fatato dove ognuno ottiene ciò che desidera. Ma sono quelle stesse lettere a mettere in allarme la famiglia: Rosario da quando è a Milano si è trasformato in un ribelle, ha perfino dimenticato la promessa di matrimonio fatta a Rosalba, una ragazza del suo paese che lo ama. I genitori capiscono che bisogna fare qualcosa e allora decidono di partire per riportare il figlio a casa. Inizia un lungo viaggio alla ricerca di Rosario che porterà questa famiglia ad attraversare tutta l'Italia e a scoprire un paese che, trascinato dal boom economico, sta cambiando sotto i loro occhi. Presto quel viaggio si trasforma in una specie di sogno scandito dalle contraddizioni di Napoli, dalla Roma delle Olimpiadi e de "La dolce vita", dal mito della straniera e dalla riviera romagnola. Ma la meta finale resta Milano dove scopriranno la verità su Rosario.
"Per l'Italia è l'anno in cui viene inaugurato in maniera forte il concetto di consumismo - ha dichiarato oggi alla Mostra di Venezia il regista Gabriele Salvatores (al Lido anche in veste di giurato) - il periodo in cui si fanno nascere desideri inutili nelle persone, anche attraverso la pubblicità e i media. Per tenere in pugno la gente, d'altronde, il potere politico sposta sempre in avanti l'orizzonte dei desideri raggiungibili, allo stesso modo in cui viene gestito il sentimento riguardante le paure". Prodotto da Rai Cinema, 1960 sarà trasmesso in prima serata sabato 16 ottobre su Rai 3, mentre a novembre sarà distribuito in dvd.