Zeta - Una storia hip-hop

2/5
L'8 Mile "all'amatriciana" di Cosimo Alemà non funziona. Script piatto e prevedibilità sul banco degli imputati

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ITALIA 2016
In una Roma che si divide verticalmente tra centro e periferia, ricchi e poveri, famosi e non famosi, Alex/Zeta, Gaia e Marco sono tre amici poco meno che ventenni con il sogno di sfuggire al destino che la società ha in serbo per loro. La vita di strada, il lavoro al mercato, i casermoni di periferia, la povertà, il piccolo spaccio, il sogno dell'hip hop: questa è la vita per Alex fino a che il sogno non diventa realtà, e lui si trova catapultato nel mondo del rap a giocarsi la sua partita e a far vedere quanto vale. Ma gestire il proprio destino è una faccenda complessa e Alex commette molti errori, fino a ritrovarsi solo, con un successo effimero e senza punti di riferimento. Dovrà affrontare i suoi demoni, la durezza del mondo e la sua confusione per superare la linea d'ombra, imparando ad amare la sua rabbia e riuscendo nell'impresa più difficile: capire fino in fondo cosa desidera.
SCHEDA FILM

Regia: Cosimo Alemà

Attori: Diego Germini - Alex/Zeta, Salvatore Esposito - Sante, Jacopo Olmo Antinori - Marco, Irene Vetere - Gaia, Francesco Siciliano - Giancarlo Feo, Aldo Vinci - Padre di Alex, Angelica Granato Renzi - Tina, Christian Sciuva - Fatt, Martin Chishimba - Bola, Yaser Mohamed Merisi - Mauri, Eradis Josende Oberto - Skye, Indri Qyteza Shiroka - Dejan, Sebastiano Gavasso - Luca Boni, Manuela Morabito - Madre di Gaia, Andrealuna Posocco - Chiara, Mia Benedetta - Marisa, Massimiliano De Simone, Massimiliano Gallo, Gianluca Moccia, Gianluca Di Gennaro, Maria Godano, Edy Angelillo, Fedez , J-Ax , Salmo , Clementino , Ensi , Briga , Baby K , Lowlow , Tormento , Rancore , Shade , Noyz Narcos, Shablo , Metal Carter, Rocco Hunt, Leon Hrustic - Ceppo, Fatima Bernardi - Silvia, Edoardo Mannozzi - Boss Doms, Adriano Accrocca - Suca, Luca Basile - Antonio, Andrea Amato - Sandrino, Noema Pasquali - Noema, Luca Legnani - Allenatore, Alina Person - Moglie di Dejan

Soggetto: Cosimo Alemà, Riccardo Brun

Sceneggiatura: Cosimo Alemà, Riccardo Brun, Paolo Bernardelli - collaborazione

Fotografia: Edoardo Carlo Bolli

Musiche: Flavio Ferri

Montaggio: Maria Fantastica Valmori

Scenografia: Giada Esposito

Costumi: Cristiana Agostinelli

Suono: Piergiuseppe Fancellu - presa diretta

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: PAOLO ROSSETTI, RICCARDO BRUN, FRANCESCO SICILIANO, COSIMO ALEMÀ, LUCA LEGNANI, FULVIO COMPAGNUCCI PER 999 FILMS, PANAMAFILM, IN COLLABORAZIONE CON SONY MUSIC ITALY

Distribuzione: KOCH MEDIA

Data uscita: 2016-04-28

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, REGIONE LAZIO, ALIANTE PARTNERS S.P.A. AI SENSI DELLA NORMA SUL TAX CREDIT.
CRITICA
"I rapper ce li abbiamo anche noi. E i film su di loro? No. Finora e fino a 'Zeta', primo film italiano sul mondo hip hop con spiegamento di star, da Fedez a J-Ax, per creare un contesto credibile alle imprese del protagonista. (...) Le tappe sono distacco dall'amico d'infanzia e perdita dell'innocenza, successo, crisi familiare, tentazioni sessuali e mentori mefistofelici (incisivo il manager mellifluo di Francesco Siciliano, anche produttore del film ). Ogni tanto intervengono gli eroi del rap nostrano o nei ruoli di se stessi (fantastico cameo di J-Ax ironicamente pronto al ruolo di vecchio totem confessando: «Per te sono un vincente ma io mi guardo e vedo solo il segno delle sconfitte») o osservando Alex con la complicità di chi ci è già passato. In una Roma di periferia trasfigurata e irriconoscibile rispetto all' orgoglio Tor Bella Monaca di 'Lo chiamavano Jeeg Robot' (...). Sarà formula e sarà (...) molto modellato su '8 Mile' ma risultano ben più vivi e sanguigni questi giovani italiani qui rispetto a quelli di 'Un bacio' di Ivan Cotroneo. A partire da Germini, ligure carismatico con riccio crespo e baffetto arcaico che non avrebbe sfigurato in 'Rocco e i suoi fratelli' e che invece è un nuovo interessante rapper alla Rocco Hunt, presente anche lui nello sconfinato cast." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 3 maggio 2016)

"Il rap italiano, sull'onda dello straordinario successo del momento, inneggia a se stesso con questo film che mette in campo alcuni dei nomi più famosi e suggestivi del settore. Una sorta di kermesse, di sfilata celebrativa che farà piacere ai tantissimi fan di questo genere musicale sempre più apprezzato e consolidato. Senza dimenticare che di pellicola vera e propria si tratta, con lo scopo, attraverso una storia di formazione, di far capire, anche a chi è meno dentro a certi meccanismi, come nasca e si imponga sul mercato un cantante rap. (...) La trama (...) non pecca per originalità, ma, visto lo scopo di fondo, è un male minore. La storia del riscatto del ragazzo «da case popolari» che convoglia la sua rabbia verso il mondo attraverso la canzone, è trita e ritrita, soprattutto negli Usa (il primo raffronto che viene spontaneo è con '8 Mile'). Però, che l'Italia l'abbia adottata, cimentandosi in un film «di genere», è lodevole. La pellicola deve essere giudicata, senza badare troppo alla sua resa artistica. Certe verbosità del protagonista, affidate alla sua voce fuori campo, appaiono irreali e fuori contesto. Meglio la parte musicale, che è poi il motivo per il quale in tanti giovani andranno al cinema. (...) il personaggio più azzeccato è quello affidato a Salvatore Esposito (...), bravo anche a cantare." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 28 aprile 2016)

"(...) il film di Cosimo Alemà (...) racconta una storia di amore, amicizia e rivalsa. E attraverso gli occhi di tre ventenni (Alex, Gaia e Marco ) fotografa i giovani d'oggi e il mondo del rap. (...) la musica s'impone in ogni sequenza andando oltre il tradizionale concetto di colonna sonora. Ogni pezzo, infatti, diventa un tassello essenziale per l'intero impianto narrativo. Ma ciò che rende il tutto davvero credibile è Diego Germini, vent'anni (in arte Izi). Non un attore, ma un rapper. Nel film c'è molto del suo vissuto reale, a cominciare dal diabete. (...) A 'Zeta' non manca nulla: lacrime, sorrisi e tante buone rime." (Alice Castagneri, 'La Stampa', 28 aprile 2016)