VICINO ALLA FINE

A MIDNIGHT CLEAR

USA 1991
Natale 1944. Will Knott, un soldato americano di diciannove anni, è appena stato promosso al grado di sergente, non tanto per essersi distinto per particolari meriti militari, ma piuttosto per essere sopravvissuto alle sanguinose battaglie sul fronte europeo. Quella che gli è stata affidata è una squadra di fanteria e ricognizione con una missione pericolosa: localizzare il nemico e stendere rapporto. Knott ritiene di non essere all'altezza ma è costretto ad assumere il comando. Sono i Tedeschi. La tensione sale, lo scontro appare imminente. Ma presto traspare che anche i "nemici" vivono il loro stesso dramma: sono sfiniti da quella guerra.
SCHEDA FILM

Regia: Keith Gordon

Attori: Ethan Hawke - Will Knott, Kevin Dillon - Mel Avakian, Gary Sinise - Vince 'Mamma' Wilkins, Peter Berg - Bud Miller, Arye Gross - Stan Schutzer, Frank Whaley - Paul 'Papa' ' Mundy, John C. McGinley - Maggiore Griffin, Larry Joshua - Tenente Ware, David Jensen (II) - Sergente Hunt, Curt Lowens - Soldato Tedesco, Tim Shoemaker - Eddie, Kelly Gately - Giovane Eroe Tedesco, Bill Osborn - Sentinella Americana, Rachel Griffin - Janice, Andre Lamal - Tedesco

Soggetto: William Wharton

Sceneggiatura: Keith Gordon

Fotografia: Tom Richmond

Musiche: Mark Isham

Montaggio: Don Brochu

Scenografia: David Nichols

Costumi: Barbara Tfank

Effetti: Rick Josephsen, Ken Nosack, M.E.L.

Durata: 107

Colore: C

Genere: GUERRA

Tratto da: DALL'OMONIMO ROMANZO DI WILLIAM WHARTON

Produzione: A&M FILMS PRODUCTION (HOLLYWOOD), BEACON COMMUNICATIONS LLC

Distribuzione: SOUVEREIGN PICTURES

CRITICA
"Il film è bello, perché Gordon sa raccontare ('Vicino alla fine' sembra cinema ricco, ma è costato due lire). E perché coglie con finezza lo spleen delle generazioni che la guerra non l'hanno fatta. E che per anni si sono nutriti di rievocazioni in cinema, credendo di poter diventare, all'occorrenza, altrettanti Bradley. Mentre nel loro inconscio erano tutti (o quasi) sergente Hawke." (Giorgio Carbone, 'La Notte', 6 Aprile 1993)

"'Mi sono sforzato di rimanere fedele al romanzo autobiografico di Wharton, rispettando il linguaggio e lo spirito dei protagonisti. Ho trovato la storia interessante perché generalmente la seconda guerra mondiale viene presentata come un conflitto tra buoni e cattivi. Questo film afferma che nessuna guerra può essere buona o cattiva. La guerra è follia' Così il trentaduenne regista newyorkese presentava a Venezia il suo secondo film (dopo 'La guerra della cioccolata' del 1988). (...) Gordon, grazie forse alla passata esperienza di attore, ottiene il massimo dai suoi interpreti. Suggestiva la colonna sonora che accompagna il senso di mistero, inquietudine e follia in un'atmosfera tesa, quasi soprannaturale." (Monica Repetto, 'Paese Sera', 6 Aprile 1993)