Viaggio in India

Shaere zobale-ha

FRANCIA 2005
Un uomo e una donna, sposati da poco, partono dall'Iran per fare un viaggio in India. Lei è alla ricerca di un guru conosciuto come 'L'uomo perfetto'. Lui, invece, è ateo e comunista. Guidati da un cinico fotoreporter indiano, i due vivranno una serie di vicende che li porteranno ad un'inevitabile scontro di ideologie e che invece di aiutarli a trovare una risposta alla loro diversità, porrà loro nuovi dubbi.
SCHEDA FILM

Regia: Mohsen Makhmalbaf

Attori: Mahmoud Chokrollahi - Lui, Mahnour Shadzi - Lei, Karl Maass - Il tedesco, Tenzin Choegyal, K.S. Bharath, Savitha Iyer, Bolha Baba, Ramadevi , Yohi Sethu, Karan , Jyothi , Neeta , Ravi

Sceneggiatura: Mohsen Makhmalbaf

Fotografia: Bakhshor

Musiche: Craig Pruess

Montaggio: Mohsen Makhmalbaf

Scenografia: Mahmoud Gholami

Altri titoli:

Poet of the Wastes

Scream of the Ants

L'urlo delle formiche

Durata: 86

Colore: C

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: WILD BUNCH, MAKHMALBAF FILM HOUSE

Distribuzione: BIM (2007)

Data uscita: 2007-09-14

NOTE
- PRESENTATO FUORI CONCORSO AL 24MO TORINO FILM FESTIVAL (2006).
CRITICA
"Dopo sesso e filosofia, l'iraniano Mohsen Makhmalbaf, forse costretto dal regime del Paese, sta attento alle voci di dentro, vola alto. (...) Guardando il degrado indiano, chiedendo come mai Dio favorisca i ricchi ma preferisca i poveri, interrogandosi senza paura sui massimi sistemi morali e religiosi (...), chiudendo l'universo in una mosca o in una formica, Makhmalbaf chiude le domande esistenziali con una tirata dell'esperto sulla reincarnazione che rinnova il ciclo eterno: troppi pensieri sono solo spazzatura mentale, la scoperta finale del film che si pone la forza del dubbio è che si può trovare tutto il mondo in una foglia di rugiada in giardino." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 14 settembre 2007)

"Anche le formiche nel loro piccolo urlano ma secondo Makhmalbaf, che guarda con ironia la vis polemica dell'uno e dell'altro, dovrebbero impegnarsi di più a guardare il vivace mondo che li circonda. Ecco forse perché le immagini del regista sono molto più interessanti delle parole dei personaggi." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 14 settembre 2007)