UN'ORA PER VIVERE

ITALIA 1958
Alberto Mogliani, condannato a lunga detenzione per un delitto di cui si proclama innocente evade dal carcere, raggiunge la città ed uccide colui che ritiene responsabile della sua condanna. Impadronito dell'auto della sua vittima, egli fugge attraverso la campagna e si rifugia in un remoto casolare. Nella casa si trova una fanciulla cieca: quando giunge il di lei padre, Alberto lo affronta e gli impone il pagamento di una forte somma, che l'uomo dovrà affrettarsi a portargli, guardandosi bene dal denunciarlo alla polizia. Nel frattempo, Alberto trattiene, quale prezioso ostaggio, la fanciulla. Ma la polizia, messasi sulle sue tracce, circonda la casa e gli intima di lasciar libera la fanciulla, arrendendosi entro tre ore. Mentre il tempo trascorre lento, ma inesauribile, Alberto, impressionato dalla candida ingenuità della ragazza, si sente indotto ad aprirle l'animo suo, ma il profondo risentimento che nutre contro la società, gli impedisce di cedere alle intimazioni. Intanto all'esterno l'angosciosa apprensione del padre si trova a dover lottare con la ferrea risolutezza del commissario di polizia. Di fronte a tale drammatica situazione, un giornalista, reso famoso dalle sue cronache scandalistiche, sente rimordersi la coscienza, ed ottenuta l'autorizzazione del commissario, entra nella casa e cerca d'indurre il fuggiasco ad arrendersi, impegnandosi a condurre un'energica campagna giornalistica per la revisione del processo di Alberto. Questi acconsente a far uscire la ragazza ed a consegnarsi alla polizia, ma quando vede le forze mobilitate contro di lui, in un impeto di ribellione, spara sulle guardie, che rispondono al fuoco uccidendolo.
SCHEDA FILM

Regia: Piero Regnoli

Attori: Franco Fabrizi, Carla Gravina, Gilla Bentivoglio, Yvonne Monlaur, Gianni Loti, Livio Lorenzon

Soggetto: Piero Regnoli

Sceneggiatura: Piero Regnoli

Fotografia: Luciano Trasatti

Altri titoli:

ANCHE L'INFERNO TREMA

Durata: 95

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ADIMARO SALA PER LA QUERCIA FILM

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
"Si tratta di un mediocre lavoro che rivela palesi ingenuità. Regia e recitazione modeste".
(Segnalazioni Cinematografiche).