Un uomo sbagliato

The Strange One

USA 1957
Jocko è uno degli allievi anziani di una scuola militare. Poiché ha dimostrato eccessivo rigore con i compagni durante un'esercitazione, il maggiore Avery lo sottopone a provvedimenti disciplinari. Indignato, Jocko medita vendetta ed escogita un piano per ferire il suo superiore. Il figlio del maggiore, George, è uno dei cadetti dell'accademia e una mattina viene ritrovato nel piazzale privo di sensi. Poiché ha molte ecchimosi sul corpo e ha ingerito una grossa quantità di alcool, si pensa sia caduto dalle scale e per questo viene espulso dalla scuola con disonore. In realtà è stato Jocko a far bere lui e un altro cadetto anziano e a far nascere la rissa. Non ci sono però le prove di questo e perciò il maggiore non può accusare il cadetto. Addolorato e ferito, il maggiore Avery comincia a compiere atti di ingiustizia contro Jocko, facendo così il suo gioco e compromettendo la sua autorità e il suo ruolo. Marquiles, un altro giovane allievo, però, disgustato dal comportamento del suo collega e dal suo sadismo, decide di trovare una via d'uscita.
SCHEDA FILM

Regia: Jack Garfein

Attori: Ben Gazzara - Jocko DeParis, George Peppard - Robert Marquales, Arthur Storch - Simmons, Pat Hingle - Harold 'Harry' Koble, James Olson - Roger Gatt, Larry Gates - Maggiore George Avery Sr., Peter Mark Richman - Laurie Lorger, Geoffrey Horne - George Avery Jr., Clifton James - M.N. Ramsey, Julie Wilson - Peonie

Soggetto: Calder Willingham

Sceneggiatura: Calder Willingham

Fotografia: Burnett Guffey

Musiche: Kenyon Hopkins

Montaggio: Sidney Katz

Scenografia: Joseph C. Wright

Altri titoli:

End as a Man

Durata: 102

Colore: B/N

Genere: PSICOLOGICO DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: romanzo e testo teatrale "End as a Man" di Calder Willingham

Produzione: COLUMBIA PICTURES CORPORATION, HORIZON FILMS

Distribuzione: CEIAD

CRITICA
"Il film rivela la sua origine teatrale nell'importanza predominante attribuita al dialogo e alla recitazione. E' tuttavia diretto con abilità mentre gli attori recitano con convinzione." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 42, 1957)