UHF - I vidioti

UHF

USA 1989
George Newman fa il cameriere in una caffetteria di una piccola città americana, ma lui ed il suo fedele amico Bob vengono licenziati. Quando lo zio Harvey, fortunatissimo al gioco delle carte, vince una piccola stazione televisiva in disarmo alla periferia cittadina, il canale 62, decide di affidarla a George per riattivarla e farlo lavorare. Il giovanotto assume Bob ed un altro ragazzo, Stanley Spadowski, licenziato dal canale 8 del ricco e arrogante R.J. Fletcher. George è un sognatore ad occhi aperti - del che lo rimprovera sempre la moglie Teri - ma pieno di buona volontà, tanto che riesce a far rivalutare il suo canale, grazie a piccoli spot, giochi per bambini e rubriche per dilettanti. Il maggior successo arride però al bravo e buffo Stanley nei panni di un presentatore scollato, così che i soldi fanno presto ad arrivare con grande disappunto da parte del concorrente Fletcher , che vorrebbe che la sua trasmittente fosse l'unica. Le cose per il canale 62 vanno talmente bene che Gorge, per aiutare lo zio Harvey che deve reperire ben 75.000 dollari da consegnare ad un losco boss delle scommesse clandestine, organizza una raccolta di fondi in 48 ore affidandosi al richiamo di Stanley, che dal video chiede ai suoi aficionados denaro contante in cambio di azioni del canale 62. La gente, che lo ama, risponde di gran cuore e anche se Fletcher fa rapire l'estroso presentatore per tenerlo bloccato, questi sarà liberato da George che, nell'occasione, si sente un vero Rambo. La somma viene raccolta in tempo, perfino tra i piccoli risparmiatori e il perfido Fletcher viene smascherato ed umiliato. George recupera tutto l'affetto della moglie e il canale 62 trionfa in città, battendo con successo ogni altro competitore.
SCHEDA FILM

Regia: Jay Levey

Attori: Al Yankovic - George Newman, Victoria Jackson - Teri, Kevin McCarthy - R.J. Fletcher, Michael Richards - Stanley Spadowski, David Bowe - Bob, Stanley Brock - Zio Harvey, Anthony Geary - Philo, Trinidad Silva - Raul Hernandez, Gedde Watanabe - Kuni, Billy Barty - Noodles Macintosh, John Paragon - Richard Fletcher, Fran Drescher - Pamela Finklestein, Sue Ane Langdon - Zia Esther, Emo Philips - Joe Earley, Nancy Johnson - Big Edna, Patrick Thomas O'Brien - Satana, Roger Callard - Conan, Grant James - Killer, Lou B. Washington - Cameraman, Vance Colvig Jr. - Bum, Robert K. Weiss - Barman, Bob Hungerford - Sy Greenblum, John Cadenhead - Crazy Ernie, Francis M. Carlson - Cieco, Ivan Green - Earl Ramsey, Adam Maras - Joel Miller, Travis Knight (II) - Billy, Lisa R. Stefanic - Phyllis Weaver, Debbie Mathieu - Betty, Tony Frank - Padre di Teri, David Proval - Capo dei malviventi, Billie Lee Thrash - Madre di Teri, Belinda Bauer, Lori Wagner, Robert Frank (II), Jon Schwartz, Steve Jay, Jim West, Cliff Stephens, Wilma Jeanne Cummins, Kevin Roden, Barry Friedman, Joseph Witt, Sara Allen, Sherry Engstrom, Eldon G. Hallum, Nik Hagler, Charles Marsh, Jeff Maynard, Kim Bullard, Barry Hansen, Bob Maras, George Fisher, Tony Salome, Joe Restivo

Soggetto: Jay Levey, Al Yankovic

Sceneggiatura: Jay Levey, Al Yankovic

Fotografia: David Lewis (II)

Musiche: John Du Prez

Montaggio: Dennis M. O'Connor

Scenografia: Ward Preston

Costumi: Tom McKinley

Effetti: Mike Menzel, William Mesa, Chiodo Brothers Productions, K.N.B. Effects Group, Makeup Effects Laboratories Inc., Introvision International

Altri titoli:

UHF: i video idioti

The Vidiot from UHF

Durata: 98

Colore: C

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85), ARRIFLEX - DELUXE

Produzione: CINECORP, IMAGINARY ENTERTAINMENT, ORION PICTURES CORPORATION

Distribuzione: C.D.I. (1990) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO

CRITICA
"Nuoce a 'Video idioti' una derivazione troppo subalterna dal filone demenziale. Ma la satira, qua e là, morde a fondo, la recitazione è di livello discreto, il divertissement non abbandona mai un suo ben identificabile asse etico. Anche un film così spiritoso rischia, tuttavia, di coinvolgere superficialmente lo spettatore. Gli dà contezza dello schiavismo tv, ma non è abbastanza cattivo da allontanarlo dalla seratina routine pantofolaia. Su un tema consimile, ben più incisivo era, appena l'altro ieri, l'amaro sarcasmo di un Sidney Lumet." (Gregorio Napoli, 'Il Giornale di Sicilia', 17 Giugno 1990)