Triplo gioco

The Good Thief

CANADA 2002
Bob Montagnet è un giocatore d'azzardo che ha la folgorante idea di svaligiare il Casinò di Deauville e per questo contatta un suo vecchio amico rapinatore. Ma il giorno scelto per compiere il colpo, la passione per il gioco è così forte che Bob , introdottosi all'interno del Casinò, dimentica il vero motivo della sua visita. E, per colmo di sfortuna, la dea bendata decide che è finalmente giunto il momento di premiarlo...
SCHEDA FILM

Regia: Neil Jordan

Attori: Nick Nolte - Bob Montagnet, Tchéky Karyo - Roger, Saïd Taghmaoui - Paulo, Nutsa Kukhanidze - Anne, Gérard Darmon - Raoul, Marc Lavoine - Remi, Patricia Kell - Yvonne, Warren Zavatta - Petit Louis, Nicolas Dromard - Luigi, Sarah Bridges - Philippa, Ouassini Embarek - Said, Emir Kusturica - Vladimir, Ralph Fiennes - Tony Angel, Julien Maurel - Philippe, Roland Munter - Kozinski, Theo Trifard - Bill, Sergio Candiota - Fernandez, Mark Polish - Albert, Michael Polish - Bertram, James Quattrochi - Jamie (non accreditato, Enzo Iovino - Croupier, Laurent Grévill - Direttore casinò, Damien Arnone - Agente della sicurezza, Laurent Grévill - Direttore del Casino, Bobby Dee M'Bale - Agente al monitor, Federico Scotto - Capo della sicurezza

Soggetto: Auguste Le Breton, Jean-Pierre Melville

Sceneggiatura: Neil Jordan

Fotografia: Chris Menges

Musiche: Elliot Goldenthal

Montaggio: Tony Lawson

Scenografia: Anthony Pratt

Arredamento: Robert Le Corre, Raoul Albert

Costumi: Penny Rose, John Norster

Effetti: Mark Nelmes, Joss Williams, Michael Dawson, Dark Side Effects, Framestore CFC

Altri titoli:

The Honest Thief

Le dernier coup de Monsieur Bob

Le dernier coup de Mr Bob

Double Down

L'homme de la riviera

L'homme de la riviera

Durata: 109

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85) - FUJICOLOR

Produzione: ALLIANCE ATLANTIS COMMUNICATIONS, DOUBLE DOWN PRODUCTIONS LTD., METROPOLITAN FILMS, TNVO

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2003-05-23

NOTE
- REMAKE DEL FILM DI JEAN-PIERRE MELVILLE "BOB IL GIOCATORE" (1955).

- PRESENTATO AL NOIR IN FESTIVAL 2002 A COURMAYER.
CRITICA
"Rifacimento di un classico di Jean Pierre Melville, 'Bob le flambeur', un film atipico e sorprendente diretto dal bravo Neil Jordan con uno stile molto personale. Nella parte del grande perdente, Nolte azzecca una performance di classe". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 31 maggio 2003)

"'Triplo gioco' di Neil Jordan è una rilettura in chiave chic di 'Bob il giocatore' (1955) di Jean-Pierre Melville e se l'originale era un bianco e nero venato di malinconia, questo gioco del regista di 'Michael Collins' è colorato, allegro e vacanziero come la Costa Azzurra in cui è ambientato. La ricerca del glamour alla lunga stanca. E' tutto troppo facile per il protagonista, anche uscire dall'eroina. Nolte è bravo, ma Bob non è la parte della sua vita anche se i recenti problemi con la droga hanno aggiunto alla sua interpretazione una bella dose di autobiografismo. L'attore il casino l'ha già sbancato ai tempi di 'Affliction' di Paul Schrader". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 23 maggio 2003)

"E' un giallo classico e non classico, antico e moderno, divertente ed emozionante, casuale e ragionato, il cosmopolita 'Triplo gioco'. Lo firma l'irlandese Jordan, con un pensiero grato al maestro francese del noir Melville, ma anche al più commerciale Verneuil. (...) Per una volta la sorpresa finale è davvero una sorpresa, il film d'azzardo acquista una sua dimensione etico-estetica e il carattere del personaggio, un grande Nick Nolte tutto giocato al ribasso come se fosse Cagney o Mitchum dei tempi d'oro, acquista un valore di attrazione fatale, oltre che di perdente tradito dalla vita con classe. Tra doppi sogni, doppi giochi e doppie verità, si gioca al cinema nel cinema". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 24 maggio 2003)

"La sceneggiatura si ispira al 'Blob le flambeur' del grande Melville. (...) La regia è leziosa, con inutili personaggi cameo (Fiennes e Kusturica), ma il film è pervaso da un'aria di leggerezza che lo salva. Nolte è un grande anche doppiato". (Enzo D'Antonio, 'Io Donna', 21 giugno 2003)