Thelma & Louise

USA 1991
Louise Sawyer, cameriera in un fast food, decide di trascorrere un week end in montagna con l'amica Thelma Dickinson, casalinga alle prese con un marito tanto arrogante quanto ipocritamente protettivo, Darryl. Durante una sosta in una balera dell'Arkansas, Thelma, ubriaca, viene condotta nel parcheggio da un bellimbusto, che tenta di usarle violenza. Louise, dopo averlo minacciato con la pistola, sta per andarsene, quando una frase volgare dell'uomo, frustrato nel desiderio e nell'orgoglio, scatena in lei un apparentemente inspiegabile eccesso d'ira che la spinge ad ucciderlo con un colpo al cuore. In preda al panico, le due donne iniziano così una convulsa fuga verso il Messico, scoprendo a poco a poco energie e potenzialità interne insospettate, ma anche quanto la loro vita sia ancorata a schemi e condizionata da retaggi psicologici non risolti. Louise incontra il fidanzato Jimmy, venuto apposta in aereo per portarle del denaro, che Thelma si fa ingenuamente sottrarre da un autostoppista ex rapinatore che la spinge facilmente al primo adulterio della sua vita. L'ingenua casalinga si trasforma così in una disinvolta rapinatrice in un supermarket. Invano il tenente di polizia Hal Slochum, che ha localizzato le due e conosce il passato di Louise, tenta di indurre le donne a costituirsi. La scorribanda prosegue: dopo aver chiuso un agente nel bagagliaio, e incendiato l'autocisterna di un camionista che le perseguita da tempo con approcci volgari, Thelma e Louise, inseguite dagli agenti federali pronti a sparare alle spalle, si trovano con il Gran Canyon di fronte. E' Thelma a convincere Louise che ormai l'unica soluzione sia un emblematico, tragico salto nel vuoto.
SCHEDA FILM

Regia: Ridley Scott

Attori: Susan Sarandon - Louise Sawter, Geena Davis - Thelma Dickinson, Harvey Keitel - Hal Slochum, Michael Madsen - Jimmy, Christopher McDonald - Darryl, Brad Pitt - J.D., Jason Beghe, Marco St. John - Camionista, Lucinda Jenney - Lena, Stephen Tobolowsky - Max, Timothy Carhart - Harlan Puckett

Soggetto: Callie Khouri

Sceneggiatura: Callie Khouri

Fotografia: Adrian Biddle

Musiche: B.B. King, Hans Zimmer

Montaggio: Thom Noble

Scenografia: Norris Spencer

Costumi: Elizabeth McBride

Effetti: Stan Parks

Altri titoli:

Thelma and Louise

Durata: 129

Colore: C

Genere: DRAMMATICO AZIONE

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Tratto da: tratto dall'opera di Callie Khouri

Produzione: METRO-GOLDWYN-MAYER, PATHE' ENTERTAINMENT

Distribuzione: ITALIAN INTERNATIONAL FILM (1991) - MGM HOME ENTERTAINMENT

NOTE
- OSCAR PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE (1991).

- PREMIO DAVID 1992 PER MIGLIORE ATTRICE STRANIERA A GEENA DAVIS E SUSAN SARANDON.
CRITICA
Le due attrici sono bravissime, il film è pure molto divertente: è strepitosa anche la coppia formata dal regista Ridley Scott e dal direttore della fotografia Adrian Biddle (erano già insieme da "i duellanti" e "Alien"), grandi narratori per immagini dell'America diversa. (Lietta Tornabuoni, La Stampa)

Susan Sarandon, e Geena Davis, mai state così brave, specie quando dalla commedia svoltano di colpo nel dramma. Rimanendo divertenti. (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)

Film da vedersi obbligatoriamente, nelle migliori condizioni perchè la spettacolarità di Ridley Scott è parte integrante della storia. (Valerio Caprara, Il Mattino)

Il ritmo vivacissimo, la musica di Hans Zimmer, il montaggio firmato dalla stessa autrice del copione, la fotografia di Adrian Biddle, l'enfasi generale, questa volta appropriata a una favola di grande respiro e divertimento. (Giovanni Grazzini, Il Messaggero)

Il film è raccontato con un ritmo vertiginoso, incalzante, velocissimo. (Irene Bignardi, La Repubblica)
Un film grandioso, che rimbalza nella memoria con rumori sempre diversi, confinante con molti generi mitici di cinema, un elettrizzante melange di violenza e tenerezza. (Maurizio Porro, Il Corriere Sera)

Le due protagoniste, rispondono a meraviglia alle esigenze della storia alle richieste dei personaggi loro affidati e, con intelligenza e istinto li conducono dall'iniziale dimensione realistica all'affondo simbolico del finale. (Francesco Bolzoni, L'Avvenire)