The vanishing - Il mistero del faro

Keepers

GRAN BRETAGNA 2018
James, Thomas e Donald sono tre guardiani di un faro giunti su una remota isola della Scozia, dove presteranno servizio per sei settimane. Tutto sembra procedere nella normalità, ma quando i tre uomini scoprono un baule pieno d'oro, portato da un naufrago in fuga, accecati dall'odio e dalla paranoia si troveranno costretti a uccidere per difendersi e trattenere l'oro. Fino a quando rimarrà un solo sopravvissuto...
SCHEDA FILM

Regia: Kristoffer Nyholm

Attori: Gerard Butler - James, Peter Mullan - Thomas, Connor Swindells - Donald, Ólafur Darri Ólafsson - Boor, Gary Lewis - Kenny, Søren Malling - Locke, Ken Drury - Duncan, Emma King - Mary

Sceneggiatura: Celyn Jones, Joe Bone

Fotografia: Jørgen Johansson

Musiche: Benjamin Wallfisch

Montaggio: Morten Højbjerg

Scenografia: Jacqueline Abrahams

Costumi: Pam Downe

Altri titoli:

The Vanishing

Durata: 101

Colore: C

Genere: THRILLER

Produzione: GERARD BUTLER, ANDY EVANS, MAURICE FADIDA, SEAN MARLEY, JASON SEAGRAVES, ADE SHANNON, ALAN SIEGEL PER MAD AS BIRDS, CROSS CREEK PICTURES, G-BASE, IN ASSOCIAZIONE CON HEAD GEAR FILMS METROL TECHNOLOGY

Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES (2019)

Data uscita: 2019-02-28

TRAILER
CRITICA
"(...) . Il film non è un horror paranormale, ma un thriller psicologico, claustrofobico, che fa crescere la tensione in attesa delle reazioni dei personaggi. Lo si potrebbe definire un feel-bad-movie (non per cinismo: anche molti horror lo sono), per come crea disagio attraverso dettagli iconici ed episodi inattesi: la fotografia scura, il clima di tempesta incombente, l' inspiegabile distesa di gabbiani morti che pavimenta il faro. Ma soprattutto il finale ambiguo, che ognuno interpreterà a modo proprio. Prima regia per il grande schermo del produttore e regista tv danese Kristoffer Nyholm, 'The vanishing' non è un film sperimentale, ma osa parecchio. Se è difficile, infatti, sviluppare tutta l' azione in unità di luogo e in un tempo circoscritto, lo è in particolare quando dentro questo spazio concentrazionario bisogna far evolvere le psicologie di un pugno di personaggi. Pur tra qualche imperfezione e lentezza, in ciò il film vince la sfida. Sa di poter contare sulla recitazione trattenuta dell' attore scozzese Peter Mullan. Da Gerard Butler, invece, interprete abituale di eroi tutti d' un pezzo, comandanti o guardie del corpo del presidente americano, riesce a estrarre un'interpretazione sfumata, di gigante impotente e in lotta con se stesso. Quanto al giovane Connor Swindells, è insopportabile; esattamente come deve esserlo il suo personaggio." (Roberto Nepoti, La Repubblica, 28 febbraio 2019)
"(...) Tra avventura marinara, thriller di solitudini incrociate e di cupe atmosfere il film dapprima tiene anche per la sintonia generazionale dei tre attori (Peter Mullan, Gerard Butler e il nuovo Connor Swindells), ma poi diventa più banale e fiacco." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 febbraio 2019)

"(...) Niente male affatto questo film in costume con un grande Gerard Butler imbolsito e ai margini del fotogramma nonostante dopo il successo di '300' (2006) sia di solito chiamato a fare la star forzuta. Gli amanti dei deliri maschili collegati all'improvvisa ricchezza (modello insuperato: 'Il tesoro della Sierra Madre', 1948, di John Huston) hanno un buon esemplare in sala." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 febbraio 2019)
"Partiamo dai volti: quello pieno di magnifiche rughe e pieghe dell'attore scozzese Peter Mullan; il viso accigliato e barbuto di Gerald Butler; quello giovane, affilato e scavato di Connor Swindells. Tre guardiani del faro azzeccatissimi per il thriller 'The Vanishing' , tratto da una storia vera del 1900. (...) La prima parte del film vince sulla seconda. E quei tre volti non svaniscono facilmente." (Claudia Ferrero, 'La Stampa', 28 febbraio 2019)
"(...) Basato sulla leggenda delle isole Flannan, a metà tra thriller e dramma, isolamento e follia, il film perde di potenza e decresce di interesse con il passare del tempo. Il faro, del titolo, a seconda che sia acceso o spento, ha due espressioni; praticamente, una in più dell'inamidato Gerard Butler." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 28 febbraio 2019)