The Pills - Sempre meglio che lavorare

3/5
Da YouTube al cinema. L'esordio dei The Pills, pur con diversi limiti, raggiunge l'obiettivo: raccontare in maniera surreale il limbo che separa l'adolescenza dall'età adulta

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ITALIA 2015
I trentenni di oggi non trovano lavoro, non riescono ad emanciparsi e di questo sono terribilmente affranti. I The Pills no. Luigi, Matteo e Luca si conoscono dall'infanzia, hanno quasi trent'anni e nessuna intenzione di prendersi sul serio. Da anni sono paladini di una battaglia ideologica: immobilismo postadolescenziale costi quel che costi. E così, invece di star dietro a stage e colloqui di lavoro, preferiscono tirare a campare fumando sigarette, bevendo caffè e sparando idiozie attorno al tavolo della loro cucina alla periferia di Roma Sud. Ma il lavoro è un nemico duro, che colpisce alle spalle e cerca di farti crescere quando meno te lo aspetti. E allora bisogna essere disposti a tutto pur di salvarsi. Disposti a qualunque cosa...
SCHEDA FILM

Regia: Luca Vecchi

Attori: Matteo Corradini - Matteo, Luigi Di Capua - Luigi, Luca Vecchi - Luca, Mattia Coluccia - Mattia, Margherita Vicario - Giulia, Betanì Mapunzo - Betanì, Luca Di Capua - Frappa, Maria Vittoria Marini - Rosetta, Giulio Corradini - Giulio, Lorenzo Scacchi - Luca bambino, Andrea Dolcini - Luigi bambino, Antonio Marano - Matteo bambino, Simone Fazzello - Mattia bambino, Francesca Reggiani - Mamma di Matteo, Giancarlo Esposito - Tyler Bangla

Soggetto: Matteo Corradini, Luigi Di Capua, Luca Ravenna, Luca Vecchi

Sceneggiatura: Matteo Corradini, Luigi Di Capua, Luca Ravenna, Luca Vecchi

Fotografia: Vito Frangione

Montaggio: Roberto Cruciani

Scenografia: Daniele Frabetti

Costumi: Federica Scipioni, Lisangela Sabbatella

Suono: Angelo Bonanni - fonico

Altri titoli:

Mezzogiorno meno un quarto

Durata: 83

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Produzione: PIETRO VALSECCHI PER EAT MOVIE, IN COLLABORAZIONE CON MEDIASET PREMIUM

Distribuzione: MEDUSA

Data uscita: 2016-01-21

TRAILER
NOTE
- PRODUTTORE ESECUTIVO: MATTEO ROVERE PER GROENLANDIA SRL.

- FILM REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON (AI SENSI DELLE NORME SUL TAX CREDIT): IFITALIA, DE RIGO, QMI.
CRITICA
"Esplosi negli ultimi anni come fenomeno web e poi passati anche in tv, Luca Vecchi, Matteo Corradini e Luigi Di Capua incarnano l'idea del trentenne abbarbicato all'adolescenza, vitellone e nullafacente. Nel film (pur non essendo mai i talenti comici 'nativi' cinematografici, tutti desiderano approdare al grande schermo) riversano struttura e spirito dei loro sketch. Se è vero che con loro (non soli, preceduti dalla novità di 'Boris' o accompagnati dallo stand up comedian Edoardo Ferrario) prende possesso della scena una new generation, non mancano gli echi del passato più vicino dell'originario Nanni Moretti e più lontano degli archetipi come 'I soliti ignoti' ('sempre meglio che lavorare'). Brillanti e 'scorretti' nel linguaggio, rappresentano la faccia opposta e complementare del più generalista e buonista Checco Zalone." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 21 gennaio 2016)

"Ritmo indovinato e qualche battuta che resta, fanno pensare che la prova di The Pills possa avere un seguito, anche se certi umorismi molto romani al Nord faranno ridere di meno. L'importante è sapere che c'è vita oltre il web." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 21 gennaio 2016)

"Piacerà a chi su Youtube ha imparato ad apprezzare la vis comica di Corradini, Di Capua e Luca Vecchi e non mancherà di gradire l'approdo al grande schermo. Valsecchi, il produttore che ha fatto i miliardi con Zalone, è andato evidentemente alla ricerca di un nuovo Checco, ma Corradini e co. per quanto bravini non gli allacciano (per ora) nemmeno i mocassini al fenomeno di Capurso." (Giorgio Carbone, 'Libero', 21 gennaio 2016)

"Su Youtube vanno alla grandissima da anni i Pills. Ma un conto sono le fulminee apparizioni sul web, un altro è il cinema. Storia vecchia e errore comune a troppi. Le avventure dei tre inesauribili cazzeggiatori della periferia romana fanno ridacchiare, niente di più." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 21 gennaio 2016)

"Ammettiamolo, per mezz'ora ci siamo quasi annoiati. Tutto qui pensavamo? Tutta quell'inventiva sul web, tutto quel divertimento (basterebbe il Monnezza girato alla Wes Anderson...), e poi al cinema ci scodellate un compitino sui tre simpatici fancazzisti di Roma Sud, un 'Ecce bombo' post-ecstasy, post-Fornero, post-tutto, diviso tra colore e bianco e nero, citazioni e tormentoni, nostalgia dell'infanzia e grigiore della vita adulta (si fa per dire)? Benissimo, sbagliavamo. Perché a un certo punto Luca, Luigi e Matteo vanno a una festa 'giusta' e tutto cambia. Anche nel film. Il delirio sale di tono (...). E anche la regia cresce (irresistibile la scena d'amore con guanti da cucina e spugnetta, ma anche il corso di Facebook per delinquenti 'spacca', direbbero loro). Insomma The Pills portano al cinema una generazione condannata finora a farsi rappresentare dalla peggior tv. Bel guaio: ora dovranno davvero lavorare..." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 22 gennaio 2016)

"(...) la storia, semplice, ma di paradossale amarezza sulla 'sconfitta del futuro', si giova di diversi exploit sul mondo del lavoro (...) e sul cinema (le citazioni da 'Le Iene', la simulazione dei bambini). Semmai è ancora acerba l'ideazione di una sceneggiatura che tenga il ritmo, mentre i tempi comici a volte si fanno sentire. Per fan." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 22 gennaio 2016)

"Eh no, i nipotini di Zalone no! Non abbiamo fatto in tempo a liberarci dalla Checco mania (...), che ci toccano i suoi emuli. Anche se a ben guardare poi sembra che il comico pugliese si sia limitato a presentare al suo produttore Pietro Valsecchi il terzetto dei The Pills, famosi per le loro web serie, su YouTube (ma detestano essere definiti «youtubers»), decisi a passare dal web al grande schermo. Così come la loro comicità ha poco o niente e che vedere con quella di Nunziante e Zalone ma più con quella, tutta romana, del primissimo Moretti (quello di «Io sono un autarchico» e di «Ecce Bombo»), ma aggiornata al lessico della comicità del digitale 2.0 e debitrice di un immaginario visivo che va dal cinema di Tarantino a Muccino (anche se nell'appartamento dei protagonisti campeggia ben visibile una locandina de «Il cacciatore» ), alle serie tivù. Dunque ci sono questi tre trentenni: Luca Vecchi (che firma anche la regia), Matteo Corradini e Luigi Di Capua, in arte The Pills, che diventano famosi per i loro video su Youtube dove, in genere, si riprendono seduti intorno a un tavolino, intenti a fumare, ingurgitare litri di caffè e straparlare. Poteva reggere la trasposizione di quell'universo lì sul grande schermo? Il rischio era grosso ma, visto questo «The Pills - Sempre meglio che lavorare», anche se un po' a denti stretti, bisogna ammettere che i tre ce l'hanno fatta. (...) Si ride? Insomma, qua e là, anche perché lo spettatore non romano e non addentro all'universo del «Pigneto» e alle differenze tra Roma Sud e Roma Nord, alcune dinamiche non le capisce." (Andrea Frambrosi, 'L'Eco di Bergamo', 23 gennaio 2016)