Tè per due

Tea for Two

USA 1950
Jimmy Smith, un impresario di riviste, riesce a convincere la sua giovane e ricchissima ex fidanzata, Nanette, a finanziare una nuova rivista, della quale ella sarà la protagonista. Ma quando la ragazza chiede i venticinquemila dollari necessari al suo zio e tutore, ne ha un deciso rifiuto. Nanette crede di poter girare la posizione, facendo con lo zio una scommessa, che vince; ma così Nanette riesce solo a scoprire la triste verità. Siamo nel 1929, mentre la vita economica della fiorente repubblica nord americana è scossa da una tremenda bufera, suo zio ha investito incautamente i miliardi della nipote e teme che tutto sia perduto. Sembrano definitivamente compromesse anche le sorti della rivista, che viene salvata in extremis dalle arti femminili di Pauline, la segretaria di Nanette, che riesce a conquistare il cuore e il portafoglio d'un ricco avvocato. Alla fine tutto ha un lieto fine; la crisi finanziaria è superata, in borsa i titoli azionari riprendono quota, la giovane miliardaria sposa l'amato musicista, la rivista ha pieno successo.
SCHEDA FILM

Regia: David Butler

Attori: Doris Day - Nanette Carter, Gordon MacRae - Jimmy Smith, Gene Nelson - Tammy Trainor, Eve Arden - Pauline Hastings, Billy De Wolfe - Larry Blair, S.Z. Sakall - J. Maxwell Bloomhaus, Bill Goodwin - William 'Moe' Early, Patrice Wymore - Beatrice Darcy, Virginia Gibson - Mabel Wiley

Soggetto: Emil Nyitray, Otto A. Harbach, Frank Mandel

Sceneggiatura: William Jacobs, Harry Clork

Fotografia: Wilfred M. Cline

Musiche: Vincent Yousmans, Harry Warren, George Gershwin, Ira Gershwin

Montaggio: Irene Morra

Scenografia: Douglas Bacon

Costumi: Leah Rhodes

Durata: 101

Colore: C

Genere: MUSICALE

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR

Tratto da: Musical "No, No, Nanette" di Otto A. Harbach, Frank Mandel, Emil Nyitray

Produzione: WARNER BROS. PICTURES

Distribuzione: WARNER BROS. (1951)

NOTE
- GOLDEN GLOBE 1951 A GENE NELSON COME MIGLIOR ATTORE-PROMESSA.
CRITICA
"E' uno dei soliti film-rivista in technicolor, allestito con larghi mezzi." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 30, 1951)