SQUADRIGLIA BIANCA

ITALIA 1942
Un gruppo di crocerossine frequenta un corso di perfezionamento per conseguire il brevetto di pilota e far parte della "Squadriglia Bianca", audace innovazione nell'opera di soccorso della Croce Rossa. Una di esse, frivola, presuntuosa ed oppressa da una enorme fortuna che si è iscritta per puro capriccio, si invaghisce dell'istruttore un giovane ufficiale serio ed intransigente nell'insegnamento, il quale però si mostra del tutto indifferente alle sue lusinghe e non si fa scrupolo di riprendere la poco diligente allieva. Questa si ritira dal corso, ma le severe lezioni impartitegli dall'ufficiale hanno operato sul suo carattere un salutare effetto. Scoppia la guerra e la "Squadriglia Bianca" viene immediatamente utilizzata in zona di operazioni e anche la ragazza parte per il fronte come infermiera. Venuta a conoscenza che l'istruttore è rimasto colpito oltre le linee nemiche, essa si precipita al suo salvataggio con un apparecchio, ma in questo generoso tentativo perde la vita.
SCHEDA FILM

Regia: Jon Sava

Attori: Mariella Lotti - Elena La Crocerossina, Miretta Mauri - Un'Altra Crocerossina, Tino Bianchi - Michele, Lucia Sturza Bulandra - La Zia, Marcel Angelescu - Nello, Marilena Economu - Marisa, Nadia Herescu, Daniela Dobrescu, Antonio Corevi, Astorre Pederzoli, Dino Di Luca, Diana Alba, Ondina Maris - Una Crocerossina, Mario Visconti, Claudio Gora - Alessandro, Pilota Istruttore

Soggetto: Vera Zuccotti Borea

Sceneggiatura: Jon Sava, Diego Calcagno

Fotografia: Emanuel Filiberto Lomiry

Musiche: Jon Vasilescu

Scenografia: Gastone Medin, Octav Doicescu

Altri titoli:

ESCADRILEI ALBE

Durata: 78

Produzione: ARTISTI ASSOCIATI - O.N.C.

Distribuzione: ARTISTI ASSOCIATI

NOTE
IL FILM E' STATO COOPRODOTTO CON LA ROMANIA ED E' USCITO IN ROMANIA CON IL TITOLO "ESCADRILEI ALBE"
CRITICA
"[...] Se togliamo qualche brano documentario aviatorio, [...] tutto si svolge in un clima convenzionale su un filo conduttore dei più stanchi, perchè abusato: illustrato più a parole, che per immagini, attraverso episodi e personaggi intuiti forse, ma non espressi con chiarezza e vigore". (M. Meneghini, "L'Osservatore Romano", del 3/6/1944).