Spirito santo e le cinque magnifiche canaglie

ITALIA 1972
Il tenente Albert Donovan, detto Spirito Santo, scopre che i lingotti d'oro in partenza da Fort Phoenix vengono regolarmente fatti sparire e sostituiti con altri falsi. Mentre il bandito Diego d'Asburgo; che mirava ad impossessarsene, accusa del furto l'ufficiale, questi accerta che la sostituzione avviene nello stesso Forte, ad opera di un finto colonnello, John Mille, e dell'altrettanto falso sergente William Barrett. Vistisi smascherati, i due malviventi cercano di sbarazzarsi di Spirito Santo, che riesce invece a uccidere l'uno e l'altro e a recuperare l'oro. Nascosti i lingotti in casa del fratello, Donovan conduce un reparto dell'esercito contro la banda di Diego d'Asburgo, sterminandola. Si salva soltanto il capo, che raggiunge Spirito Santo - il quale, nel frattempo, ha riportato l'oro a Fort Phoenix -, in casa di Suomi, una giovane indiana di cui egli è innamorato. Il bandito sta per uccidere Donovan, ma il padre della ragazza interviene e lo fulmina.
SCHEDA FILM

Regia: Roberto Mauri

Attori: Vassili Karis - Spirito Santo, Ray O'Connor - Diego d'Asburgo, Daria Norman - Elizabeth, Ken Wood - Il garibaldino, Aldo Berti - Caccola, Salvatore Billa, Lilian Tyrel, Craig Hill, Augusto Funari, Omero Capanna, José Torres

Soggetto: Roberto Mauri

Sceneggiatura: Roberto Mauri

Fotografia: Pino Pinori

Musiche: Carlo Savina

Montaggio: Giuliano Corso

Durata: 90

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: CINEMASCOPE EASTMANCOLOR

Produzione: CEPA

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
E' un mediocre sottoprodotto del western all'italiana, fatto di luoghi comuni e di penosi tentativi di umorismo, in cui, peraltro, viene rispettata la tradizionale separazione tra "buoni" e "cattivi". Il film non ingenera, perciò, equivoci sotto il profilo morale; ma scene di violenza e alcune volgarità dei dialoghi motivano delle riserve. ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 73).