SETTE GIORNI ALL'ALTRO MONDO

ITALIA 1936
Un industriale annuncia in famiglia la sua partenza per Oslo, mentre effettivamente si reca in Abruzzo presso una sua amica. Ma costei ha sposato un medico e la ridente fattoria abruzzese è trasformata in casa di salute. L'industriale, per non destar sospetti nel medico, è costretto a fermarsi e a farsi curare inesistenti mali. Quando può rientrare in casa trova che, in seguito ad un incidente ferroviario avvenuto sulla linea di Oslo, tutti lo ritengono morto. Irritatissimo egli non sa a qual partito appigliarsi quando può accertare che si tratta di una burla giuocatagli dalla moglie per punirlo dalla sua scappatella. Allora a sua volta egli capovolge la situazione fingendosi realmente vittima di un investimento ferroviario. Alla fine tutto è messo in chiaro e l'industriale sembra corretto dalla lezione ricevuta.
SCHEDA FILM

Regia: Mario Mattoli

Attori: Virgilio Riento - Uomo Sul Treno, Carlo Chertier, Rosina Adrario, Romolo Balzani - Tassista, Flavio Diaz - Assistente Di Moschettoni, Clelia Bernacchi - Segretaria, Stefano Sibaldi - Medico, Armando Falconi - Armando Sormani, Leda Gloria - Moglie Di Sormani, Vanna Pegna - Laura, Camillo Pilotto - Il Dottor Anselmo, Mimì Aylmer - Elena Santarelli, Enrico Viarisio - Cesare Rosselli, Carla Zaccaria, Emilio Petacci - Francesco, Guglielmo Barnabò - Paziente Della Clinica, Nietta Zocchi - L'Infermiera, Franco Coop - Poliziotto Privato

Soggetto: Aldo De Benedetti

Sceneggiatura: Aldo De Benedetti, Mario Mattoli

Fotografia: Arturo Gallea

Musiche: Franco Casavola

Montaggio: Fernando Tropea

Scenografia: Gastone Medin

Durata: 70

Genere: COMMEDIA

Tratto da: TRATTO DALLA COMMEDIA OMONIMA DI ALDO DE BENEDETTI

Produzione: ROBERTO DANDI PER L' ETRUSCA CIN (DIRETTORE DI PRODUZIONE ROBERTO DANDI)

Distribuzione: ARTISTI ASSOCIATI

NOTE
METRI 1874.
CRITICA
"(...) Le trovate, piacevoli e continue, sono distribuite dal principio alla fine con un giusto movimento. I contrasti e i pretesti comici si rinnovano quasi ad ogni scena e Mattoli ha avuto l'astuzia di non soffermarsi a descrizioni ferme, ma di spingere la narrazione portando qua e là i suoi bravi interpreti. (...) Falconi ha interpretato da grande attore la sua parte, raggiungendo con una mirabile sincerità effetti comici in ogni scena. (...)". (F. Sarazani, "Il Giornale d'Italia", del 26.09.1936).