Robin Hood - L'origine della leggenda

1.5/5
L'ennesima, inutile versione cinematografica del mitologico arciere di Sherwood. Dirige Otto Bathurst, esegue (il soldatino) Taron Egerton

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USA 2018
Robin di Loxley, un crociato temprato dalla guerra, e il suo comandante moresco organizzano un'audace rivolta contro la corrotta Corona d'Inghilterra.
SCHEDA FILM

Regia: Otto Bathurst

Attori: Taron Egerton - Robin Hood, Jamie Dornan - Will Scarlet, Eve Hewson - dama di compagnia di Marian, Ben Mendelsohn - Sceriffo di Nottingham, Paul Anderson - Guy of Gisborne, Jamie Foxx - Little John, Joshua Herdman - Righteous, Tim Minchin - Friar Tuck, Björn Bengtsson - Tydon, Ian Peck - Arcidiacono, Antonio Lujak - Crossman Norton, Declan Hannigan, Nick Wittman - Morant, Catriona Temple - Penny, Cornelius Booth - Lord Pembroke, Avant Strangel, Yasen Atour - Mutton, Roderick Hill - Dottore della nave, Kane Headley-Cummings, Kevin Griffiths - Tom, Victoria Mestre Wessler - Aristocratica, Kembe Sorel - saraceno

Soggetto: David James Kelly

Sceneggiatura: Ben Chandler

Fotografia: George Steel (II)

Musiche: Joseph Trapanese

Montaggio: Chris Barwell

Scenografia: Jean-Vincent Puzos, Marc Homes, Katja Soltes

Arredamento: Naomi Moore

Costumi: Julian Day

Effetti: Simon Stanley-Clamp, Justin Cornish

Colore: C

Genere: AVVENTURA AZIONE

Specifiche tecniche: PANAVISION MILLENNIUM DXL, PANAVISION PRIMO 70 LENSES, DXL RAW (8K) (SOURCE FORMAT), DIGITAL INTERMEDIATE (4K) (MASTER FORMAT), DOLBY VISION, (1:2.39)

Produzione: JENNIFER DAVISSON, LEONARDO DICAPRIO PER APPIAN WAY, LIONSGATE, SAFEHOUSE PICTURES, THUNDER ROAD PICTURES

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2018-11-22

TRAILER
CRITICA
"Ma perché? È la domanda che sorge spontanea al termine delle quasi due ore di visione di questa pessima versione di 'Robin Hood'. Che senso ha ridurre le gesta del popolare eroe a quelle di un qualsivoglia videogame? Perché è questo che vedrete. Un saltimbanco che cade dall'alto di palazzi senza farsi un graffio o che si contorce in volo, neanche fosse un ginnasta olimpionico, mentre scaglia frecce a ripetizione (con un'arma che pare un bazooka), sfidando la gravità. Un Robin Hood 2.0, per schiacciare l'occhio agli adolescenti e solo a loro, infischiandosene, dunque, del pubblico adulto che, qualche versione migliore, negli anni, l'ha vista, come quella del '38 con Errol Flynn o del '91 con Kevin Costner. Qua, no. L'anonimo Taron Egerton viene costretto a parodiare, a seconda delle scene, Rocky, Lara Croft, Ben Hur, Matrix, Ocean's Eleven, il genere Vuxia, affiancato da Jamie Foxx, un Little John magro, nero e islamico. Una visione quasi postmoderna, con abuso, nei corpo a corpo, di rallentatore (ancora?) o di scene schizofreniche dove si capisce poco o nulla di quel che succede. (...) Un film anche politico (da rimarcare la scena con Robin e i suoi ribelli che sembrano dei black bloc con tanto di molotov), con la chiara accusa alla società moderna che concentra la ricchezza nelle mani di pochi. II ridicolo finale, con un buono che repentinamente cambia bandiera, neanche fosse un politico italiano, fa presagire seguito in vista. Dio e gli incassi ce ne scampino." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 22 novembre 2018)