Richiamo d'Ottobre

The Return of October

USA 1948
Terry, rimasta orfana, viene presa in casa da suo zio Willie. I due diventano subito molto affiatati e l'uomo comunica alla nipotina la sua grande passione per i cavalli. Un brutto giorno, però, lo zio Willie muore e Terry viene presa in casa da una vecchia e ricchissima zia, Martha Grant. In occasione di una visita a una scuderia dove si deve tenere un'asta di cavalli, Willie rimane colpita da uno di questi: Ottobre. Il cavallo ha in testa uno strano cappello della stessa foggia di quello usato da zio Willie e, come era solito fare lui, ha un filo di paglia in bocca. Terry, alla quale lo zio aveva sempre detto che avrebbe voluto reincarnarsi in un cavallo, crede che l'anima di Willie sia in Ottobre, lo compra e comincia ad avere per lui ogni sorta di attenzione. Alla morte della zia Martha, Terry è nominata nel testamento erede universale delle sue fortune. I nipoti di Martha, esclusi dal testamento, architettano un piano: farla dichiarare incapace di intendere e di volere a causa delle attenzioni che la ragazza ha per Ottobre. Ma il dottor Bassett, giovane psichiatra, la aiuterà...
SCHEDA FILM

Regia: Joseph H. Lewis

Attori: Glenn Ford - Prof. Bentley Bassett Jr., Terry Moore - Terry Ramsey, Albert Sharpe - Vince, James Gleason - Zio Willie Ramsey, Dame May Whitty - Zia Martha Grant, Henry O'Neill - Presidente Hotchkiss, Frederic Tozere - Mitchell, Samuel S. Hinds - Giudice Northridge, Nana Bryant - Cugina Therese, Lloyd Corrigan - Dutton, Roland Winters - Colonello Wood, Stephen Dunne - Prof. Stewart

Soggetto: Karen DeWolf, Connie Lee

Sceneggiatura: Norman Panama, Melvin Frank

Fotografia: William Snyder

Musiche: George Duning

Montaggio: Gene Havlick

Scenografia: Stephen Goosson, Rudolph Sternad

Costumi: Jean Louis

Altri titoli:

A Date with Destiny

Durata: 98

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 M, TECHNICOLOR

Produzione: COLUMBIA PICTURES CORPORATION

Distribuzione: CEIAD

CRITICA
"Il lavoro non ha pretese artistiche, ma è tecnicamente ben fatto e divertente." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 29, 1951)