QUEL GIORNO DIO NON C'ERA

ITALIA 1970
Nel 1944 i tedeschi sono in ritirata nell'Italia centrale e anche per le truppe di stanza a Filetto di Camarda, sull'Appennino abruzzese - comandate da un maresciallo e in buoni rapporti con la popolazione - giunge il momento di andarsene. Alla vigilia della partenza i partigiani attaccano la guarnigione provocando la morte di alcuni soldati. Dall'Aquila, dove risiede il comando germanico, viene impartito l'ordine di rappresaglia. Una colonna di Alpenjäger raggiunge Filetto, snida dalle case gli uomini, le donne e i bambini, li ammassa in gruppi separati fuori del paese e si abbandona al saccheggio. Alcuni - un vecchio e un uomo inerme - vengono falciati senza ragione sugli usci delle proprie case; lo stesso maresciallo, che ha cercato di opporsi alla rappresaglia, viene ucciso da un Alpenjäger. La notte i tedeschi scelgono fra la popolazione diciassette persone e le uccidono con raffiche di mitra. Al sacerdote che gli chiede ragione del massacro, il sottotenente che comanda gli Alpenjäger risponde di aver eseguito un ordine impartito dal capitano Defregger. Costui, che a guerra terminata diventa prete e poi vescovo, accusato quale responsabile delle uccisioni si scagiona sostenendo di aver obbedito a disposizioni impartitegli dai superiori.
SCHEDA FILM

Regia: Osvaldo Civirani

Attori: Marcello Di Paolo - Partigiano, Helmut Gaier, Adriana Giuffré, Marisa Manici - Nina, Anna Miserocchi - Assunta, Piero Monfort, Gino Usai, Max Turilli - Maresciallo Schafer, Ivano Staccioli - Ufficiale Tedesco, Giorgio Sciolette, Isarco Ravaioli - Sottufficiale Tedesco, Roberto Messina, Carlo Boso - Don Virgilio

Soggetto: Osvaldo Civirani

Sceneggiatura: Osvaldo Civirani

Fotografia: Walter Civirani

Musiche: Italo Fischetti

Montaggio: Mauro Contini, Rita De Reyta

Effetti: S. Battistelli

Altri titoli:

CASO DEFREGGER (IL)

Durata: 88

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR

Produzione: OSVALDO CIVIRONI PER LA CINE ESCALATION

Distribuzione: EURO INTERNATIONAL FILMS

NOTE
SCENOGRAFIA NATURALE
CRITICA
"(...) Il film si risolve in una piatta cronaca di quel tragico avvenimento, realizzata e interpretata con assai scarsa convinzione". (Segnalazioni Cinematografiche)