Quartetto

ITALIA 2001
TRAMA BREVE
Durante la festa per il Capodanno del 2001 Angelica tenta platealmente il suicidio tagliandosi le vene nella vasca da bagno. Nelle settimane seguenti assistiamo al susseguirsi delle vicende di Angelica e delle sue tre amiche, tutte giovani attrici, il "quartetto" del titolo. I dubbi sulla propria identità sessuale, la difficoltà di scegliere nella professione e nei rapporti personali, l'incertezza sulle proprie origini familiari fanno spesso oscillare la storia tra la commedia e il melodramma.

TRAMA LUNGA
Ad una festa per il capodanno 2001, Angelica mette in atto un tentativo di suicidio un po' teatrale, tagliandosi le vene nella vasca da bagno. Nelle settimane successive, Angelica intreccia la propria vita con quelle di altre tre amiche, sue coetanee. Irma, 25 anni, vive da sola, laureata in antropologia, ha l'occasione di lavorare in una soap-opera, ma ha anche ricevuto una proposta di lavoro dal Brasile. Un giorno la madre le scrive, per dirle che il padre, mai individuato, invece esiste, ha 60 anni, insegna all'università di Torino. Irma è amica di Francesca, che vive tra Milano e Roma. Quando le rivela di essere innamorata di lei, Irma accoglie Francesca a casa e le due ragazze vivono insieme. Francesca è attrice, orfana dall'età di 16 anni, e adottata da Aldo, già amico del padre, suo agente e amante. Eva, 23 anni, è arrivata a Roma per fare l'attrice. Tra feste e droga, ha un rapporto turbolento con il coetaneo Guido. Sofia, madre di Eva, arriva a Roma stressata in seguito alla separazione dal marito. Si stabilisce a casa di Eva, è ancora molto attraente, e finisce che Guido si innamora di lei e che Eva, tornando a casa, li scopre insieme e reagisce mettendo la mamma alla porta. Ecco ancora Angelica, che con i guadagni del lavoro in televisione, si è comprata un piccolo appartamento. Invece che l'attrice, Angelica vuole fare la regista e con la macchina a mano va in giro a fare domande alle sue tre amiche. Saputo della malattia della mamma Elena, Angelica la assiste nella operazione e la segue con affetto. Quando però è a casa con Eva, che si allontana un attimo, Angelica piazza la telecamera al centro della stanza, quindi sale sulla finestra e si lascia cadere.
SCHEDA FILM

Regia: Salvatore Piscicelli

Attori: Anna Ammirati - Eva, Beatrice Fazi - Angelica, Maddalena Maggi - Francesca, Raffaella Ponzo - Irma, Valeria Cavalli - Sofia, Francesco Venditti - Guido, Ida Di Benedetto - Elena, Armando De Razza - Aldo, Roberto Herlitzka - Paolo, Susanna Marcomeni - Adele, Leonardo De Carmine - Roberto

Soggetto: Salvatore Piscicelli

Sceneggiatura: Salvatore Piscicelli

Fotografia: Saverio Guarna

Montaggio: Salvatore Piscicelli

Scenografia: Nicoletta Taranta

Costumi: Nicoletta Taranta

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: PAOLA ERMINI PER LANTIA CINEMA E AUDIOVISIVI

Distribuzione: LANTIA

Data uscita: 2001-11-30

NOTE
- IL FILM E' STATO REALIZZATO SECONDO LE REGOLE DEL 'DOGMA 95' DANESE. GIRATO CON DUE TELECAMERE SONY DSR PD 150 P. CAMCORDER DVCAM PROFESSIONALE CON 3CCD DA I/3 DI POLLICE, 450.000 PIXEL, 530 LINEE ORIZZONTALI. L'EDITING E' STATO DIGITALE.
IL TAPE-TO-TAPE DA MASTER DIGITALE, EFFETTUATO SU BANCO CORRETTORE 'DA VINCI' 8:8:8, CON LA SUPERVISIONE DEL DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA SAVERIO GUARNA E DEL REGISTA, HA PERMESSO DI BILANCIARE IL COLORE E DI INTERVENIRE SU SEQUENZE MONTATE. IL RISULTATO FINALE E' STATO POI TRASFERITO IN PELLICOLA 35 MM.
- FOTO DI SCENA: ANGELA LO PRIORE.
- SUONO IN PRESA DIRETTA: ROBERTO PETROZZI
- ORGANIZZATORE GENERALE: CLAUDIO GAETA
CRITICA
"Generazione chat. Quattro giovani attrici legate da forte e confusa amicizia, tutte con famiglie sfasciate alle spalle. Una videocamera che registra le loro giornate fatte di sesso, computer, lavoro o speranze di lavoro, qualche acido. Un regista - Salvatore Piscicelli - che provando anche lui per la prima volta il digitale fa un film grezzo e 'sporco' ma anche vitale, convulso, doloroso come una malattia senza nome. Magari non tutto convince in 'Quartetto', ma sono notevoli l'urgenza, il trasporto delle attrici, la novità delle situazioni". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 30 novembre 2001)

"'Quartetto' è il frutto di un lavoro di gruppo: in fase di sceneggiatura, i personaggi sono stati costruiti modellandoli sulle interpreti. Non in senso autobiografico, certo: però rispettandone i tratti caratteriali e l'atteggiamento di fronte alla vita. Ne è uscito un film abbastanza deprimente, tuttavia intenso e sincero che vale la pena di vedere". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 dicembre 2001)

"Certo qualche compiacimento, qualche facile rifugio in astratte e fumose motivazioni sociologiche non manca, ma nell'insieme sembra di cogliere, anche attraverso lo stile adottato, un'idea di difficoltà vera, di dolore sincero nel ritratto di quattro ragazze che sembrano alla deriva ma vogliono risollevarsi." (Segnalazioni cinematografiche, vol.133, 2002)