QUANDO DICO CHE TI AMO

ITALIA 1967
Tony, un giovane cantante di musica leggera non ancora giunto al successo, trascorre buona parte del suo tempo libero a corteggiare tutte le belle ragazze che gli capitano a tiro. Ricorrendo ad ogni sorta di espedienti egli riesce a barcamenarsi tra sei fidanzate semi-ufficiali ognuna delle quali, ignorando l'esistenza di una così nutrita concorrenza, è innamoratissima di lui. Imprevedibilmente però, Tony finisce con l'innamorarsi a sua volta di una celebre cantante beat, Sandra, e poiché stavolta non si tratta di una semplice infatuazione, si propone di concludere definitivamente le sue relazioni con le altre ragazze. Ma prima che egli trovi il tempo di affrontare le fanciulle, una di queste, scoperta casualmente la realtà della situazione, riunisce le altre fidanzate allo scopo di impartire una sonora lezione al mistificatore. Aggredito dalle sette ragazze, Tony è sottoposto a un intenso pestaggio; inutilmente cerca di far capire a Sandra che ormai è deciso a cambiar vita e che intende sposarla. Sarà solo dopo il clamoroso successo di una canzone ispirata a Tony dal suo amore per Sandra; che la ragazza lo perdonerà e accetterà, felice, la sua proposta di matrimonio.
SCHEDA FILM

Regia: Giorgio Bianchi

Attori: Gualberto Titta - Il Commentatore, Mario Siletti - Il Medico, Carlo Sposìto - Infermiere Guiducci, Annarita Spinaci - Annarita, Luciana Scalise - Laura, Tony Renis - Tony, Elena Nicolai - Madre Di Sandra, Valentino Macchi - Tecnico Discografico, Lilly Bistrattin - Claudia, Penny Brown - Nadia, Caterina Caselli, Alida Chelli - Sandra, Lucio Dalla, Inge Beinhauer - Ulla, Jimmy Fontana, Enzo Jannacci - Ascanio, Lola Falana - Giulia

Soggetto: Giorgio Bianchi, Roberto Gianviti

Sceneggiatura: Roberto Gianviti, Giorgio Bianchi

Fotografia: Fausto Zuccoli

Musiche: Tony Renis, Franco Pisano

Montaggio: Adriana Novelli

Scenografia: Elio Costanzi

Durata: 99

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Specifiche tecniche: CROMOSCOPE

Produzione: RIZZOLI FILM - CINERIZ

Distribuzione: CINERIZ

CRITICA
" Una banale storia d'amore è semplice pretesto per permettere al protagonista, e ad altri, di presentare i loro ultimi successi canori (...)". (Vice, "Il Resto del Carlino", 4/9/1967).