PRIGIONE DI VETRO

THE GLASS HOUSE

USA 2001
Dopo la morte dei loro migliori amici Grace e Dave in un incidente automobilistico, Erin e Terry Glass assumono la tutela dei loro figli Ruby e Rhett e li portano con loro nella pittoresca California. I Glass si dimostrano fin troppo premurosi verso i due e propensi a soddisfarli in ogni loro richiesta. Ma quando l'avvocato che cura i beni dei genitori informa i due giovani che la loro eredità ammonta a circa quattro milioni di dollari, Ruby comincia a sospettare che Erin e Terry non siano i perfetti tutori che vogliono far credere.
SCHEDA FILM

Regia: Daniel Sackheim

Attori: Leelee Sobieski - Ruby, Diane Lane - Erin, Stellan Skarsgård - Terry, Bruce Dern - Avvocate Begleiter, Kathy Baker - Nancy Ryan, Trevor Morgan - Rhett, Chris Noth - Zio Jack, Michael O'Keefe - Dave Baker, Rita Wilson - Grace Baker, Gavin O'Connor - Don, Vyto Ruginis - Whitey, Carly Pope - Tasha, China Shavers - E.B., Agnes Bruckner - Zoe, Michael Paul Chan - Sig. Kim

Soggetto: Wesley Strick

Sceneggiatura: Wesley Strick

Fotografia: Alar Kivilo

Musiche: Christopher Young

Montaggio: Howard E. Smith

Scenografia: Jon Gary Steele

Costumi: Chrisi Karvonides Dushenko

Effetti: R. Bruce Steinheimer, Doug Hubbard

Durata: 106

Colore: C

Genere: THRILLER AZIONE GIALLO

Produzione: COLUMBIA PICTURES CORPORATION - ORIGINAL FILM

Distribuzione: COLUMBIA - DVD COLUMBIA TRISTAR HOME ENTERTAINMENT (2002)

Data uscita: 2002-01-18

CRITICA
"Variazione in chiave thriller psicologico su un tema antico quanto le fiabe. Dirige il regista tv Daniel Sackheim, al suo primo film. La lanciatissima Lelee Sobiecki e Trevor Morgan sono i ragazzi terrorizzati. Stellan Skarsgard e la rediviva Diane Lane i loro ambigui tutori". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 18 gennaio 2002)

"Sono tante le evoluzioni conformiste e prevedibili, meno tradizionale il gioco della cinepresa in questa immensa dimora di vetro (che ricorda vagamente quella di 'Mamba' di Orfini). Il regista Daniel Sackheim ha talento, viene da alcuni episodi di 'X-Files' e 'New York Police Department'. Ma non è un mistero il mistero che si cerca di scoprire fin dalle prime sequenze. Rilassante. Non eccezionale". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 18 gennaio 2002)

"Primo film del televisivo Daniel Sackheim, 'Prigione di vetro' è un thriller di buona scuola ma abbastanza impersonale (Sackheim oserà di più la prossima volta). Notevole invece Lelee Sobieski, non bella ma sexy, già lolita per Kubrick in 'Eyes Wide Shut'". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 25 gennaio 2002)